Femminicidio, Crepet: “I giovani sono educati alla violenza. Tutto comincia da bambini, poi i guai peggiorano e la situazione degenera”

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Paolo Crepet ha espresso la sua preoccupazione per l’incremento dei femminicidi in Italia, sottolineando come la violenza sia spesso radicata nella cultura e nell’educazione familiare.

Secondo Crepet, in un’intervista rilasciata a Quotidiano.net, gli uomini che commettono violenza sulle donne sono spesso cresciuti in un ambiente in cui la donna non è stata rispettata.

Crepet sottolinea che non si diventa assassini il giorno in cui si commette un delitto, ma c’è un percorso che precede l’atto violento. Questo percorso è spesso caratterizzato da una cultura di disprezzo verso le donne, radicata nella famiglia e nella società.

Per invertire questa tendenza, lo psichiatra suggerisce di eliminare la violenza nelle case e di educare le ragazze a diffidare dei bulli e degli uomini che non sono in grado di rispettarle. Inoltre, sottolinea l’importanza di non tollerare la violenza verbale, che è spesso un campanello d’allarme di una potenziale violenza fisica.

Crepet mette in guardia anche contro l’idea che l’amore sia caratterizzato da litigi e conflitti, un’idea che, secondo lui, è radicata in una società patriarcale e che alimenta la violenza. Infine, Crepet sostiene che le donne possono essere un fattore di cambiamento, educando gli uomini a rispettare e valorizzare le donne.

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