Feltri sugli scontri alla Sapienza: “Il manganello è uno strumento didattico”. Divampa la polemica
Le polemiche sugli scontri avvenuti martedì scorso alla Sapienza di Roma tra studenti e polizia continuano a far discutere. Durante la trasmissione “L’Aria che Tira” su La7, Vittorio Feltri, ex direttore di Libero, ha espresso opinioni controverse sulla vicenda, affermando che “4 manganellate fanno bene al cervello di chi non ce l’ha”.
Feltri ha criticato la partecipazione degli studenti alle proteste, sostenendo che dovrebbero concentrarsi sugli studi e lasciare la politica a chi di dovere. “Non devono essere antisionisti a tutti i costi, non devono fare proteste che non li riguardano”, ha dichiarato, aggiungendo che “la loro opinione è importante, ma non si capisce perché debbano scendere in piazza a fare casino”.
L’ex direttore di Libero ha poi definito il manganello come “uno strumento didattico”, ribadendo il concetto anche nella sua rubrica su Radio Libertà: “Se molti agenti sono rimasti feriti, significa che questi studenti non sono affatto pacifici: la polizia ha dovuto rispondere“. Ha quindi concluso che la polizia “è stata costretta ad intervenire e naturalmente ha usato lo strumento didattico più adatto, cioè il manganello”.
Le parole di Feltri hanno suscitato indignazione e critiche da parte di molti, che le considerano un’inaccettabile giustificazione della violenza e un attacco al diritto di manifestare pacificamente.