Fedez parla agli studenti: “Ho fatto i conti con la morte, prendere psicofarmaci e soffrire di balbuzie”

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Intervenuto al Circolo dei Lettori a Torino per un incontro promosso dall’associazione Acmos e dalla Fondazione Circolo dei lettori nell’ambito della rassegna in programma fino al primo marzo e dal titolo «una comunità che cura», organizzata per parlare di salute mentale, Fedez ha incontrato degli studenti.

Il rapper ha parlato di salute mentale e non solo: “Io stesso mi vergognavo di parlare di psicofarmaci ma poi, quando ho rischiato di morire, mi sono detto: che “c…o me ne frega, se posso aiutare qualcuno lo faccio“.

Sulla sua malattia: “Non credo di aver ancora metabolizzato la cosa, ci vogliono anni per arrivare a una metabolizzazione completa, è complesso. Nell’immediato, ricordo di aver fatto solo pensiero: la cosa che mi metteva più ansia, ma mi dava anche la spinta per mantenere un minimo di dignità e compostezza, è stato pensare che i miei figli non si sarebbero più ricordati di me se fossi morto. Erano troppo piccoli. Questa era la cosa che più mi faceva paura ma era anche il motore per dirmi “non morire adesso“.

E ancora:  “Sono arrivato a dover fare i conti con la morte – ha detto – E, nonostante in questo Paese possa dirmi privilegiato, sono arrivato a prendere sette psicofarmaci tutti insieme e a soffrire di balbuzie“.

La maggior parte delle morti giovanili avviene per suicidio. Eppure nessuno ne parla“, dice poi il rapper.

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