Fedeli: non sostengo alcuna teoria “gender”, la 107 vuole combattere le diseguaglianze

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La nomina a Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della Fedeli è stata accompagna da diverse critiche relative non solo al titolo di studio ma anche al fatto che la stessa fosse una sostenitrice della teoria “gender”.

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In data odierna, la neo Ministra, rispondendo attraverso una lettera ad un articolo del direttore dell’Avvenire, ha fugato ogni dubbio, chiarendo la linea di condotta che vorrà tenere in merito.

La Fedeli  ha ricordato che il comma 16 (quello “incriminato”) della legge n. 107/2015 si propone di garantire pari opportunità, promuovendo nelle scuole l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di qualsiasi forma di discriminazione. Il suddetto comma, ha proseguito la Ministra, dà attuazione a quanto previsto dalla nostra Costituzione.

Al fine di essere ancora più esplicita, la titolare del Miur ha affermato esplicitamente di non sostenere alcuna ideologia gender.

L’intenzione non è  di eliminare le differenze tra uomini e donne, piuttosto di combattere le disuguaglianze, come ad esempio quella secondo cui le ragazze non sono adatte agli studi scientifici, stereotipo quest che si riflette nella realtà, come testimoniano i dati riguardanti le iscrizioni presso istituti secondari e facoltà universitarie.

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