Fassina “Ministro chieda scusa agli insegnanti”
L'intervista rilasciata dal Ministro a Repubblica continua ad avere degli strascichi di polemiche.
L'intervista rilasciata dal Ministro a Repubblica continua ad avere degli strascichi di polemiche.
Su Tweetter è intervenuto l'On. Fassina (PD) con il messaggio
"Ministra Giannini, sono inaccettabili le sue parole su insegnanti: "maggioranza abulica, minoranza aggressiva". Chieda scusa alla scuola"
Il riferimento è alle parole del Ministro nell'intervista di Corrado Zunino per Repubblica "Andiamo avanti, ma da una parte abbiamo una maggioranza di docenti abulica e dall'altra una minoranza aggressiva che strilla. Devo dirle, però, che molti mi fermano per dirmi: "Non arretrate"".
I toni dello scontro dunque si alzano. I docenti che hanno organizzato i flash mob, partecipato allo sciopero del 24 aprile, in fermento per l'organizzazione di quello del 5 maggio, le proteste che hanno portato alla presentazione di più di 2.000 emendamenti al testo del DDL sarebbero "minoranza aggressiva".
Perchè allora affermare che il testo è in via di cambiamento, dato che è stato riconosciuto che è possibile apportare delle migliorie. Non è questa un'ammissione che il confronto tra le parti (le consultazioni tra settembre e novembre 2014 sono state svolte su un testo differente) è essenziale per rendersi conto di errori che da soli non si è in grado di percepire?
Da domani intanto cominceranno ad essere votati gli emendamenti.
Sulle accuse di squadrismo è intervenuto anche Roberto Speranza, capogruppo dimissionario del Pd alla Camera, durante la trasmissione "In Mezz'ora": "me le sarei risparmiate". "Non si fa muro contro muro – dice Speranza – ma ci si siede e si prova a migliorare. Non possiamo fare finta di non vedere e provare asfaltare tutto".
Anche l'On. Fratoianni (SEL) invita il Ministro a porsi il problema sul "perchè la sua controriforma produce la rivolta di tutti i protagoniti della scuola italiana" e la invita "rispettare gli insegnanti e tutto il mondo della scuola, che fra mille sacrifici, umiliazioni e difficolta' porta avanti un progetto educativo decisivo per il futuro del Paese.