Fase 3, Fratoianni (Leu): almeno 15 miliardi del Recovery Fund per l’istruzione

Fase 3 – Scuola = On. Nicola Fratoianni (Leu): La normalità non può bastare, per ripartire a settembre, la scuola pubblica ha bisogno di un piano straordinario di investimenti. Proponiamo che almeno 15 miliardi del Recovery Fund siano destinati all’Istruzione. Ecco 8 punti. Gia nel Dl rilancio mettere in campo i primi interventi
“Dopo l’emergenza sanitaria per la pandemia la normalità non può bastare. E non c’è una ripartenza senza la centralità della scuola. E non c’è ripartenza della scuola senza un suo forte rilancio.
Per questo pensiamo che sia questo il momento per proporre un piano pluriennale di investimenti, un vero e proprio shock per un settore determinante per il futuro del nostro Paese, umiliato d troppi anni. Proponiamo per questo alle altre forze politiche, al governo, al mondo della scuola un piano in 8 punti su cui confrontarsi.”
Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, presentando il pacchetto di proposte su sui nelle prossime settimane verrà lanciata una campagna di mobilitazione e di confronto, all’indomani della fine dell’anno scolastico segnato dall’emergenza Covid19 e dallo sciopero delle organizzazioni sindacali, e alla vigilia dei mesi estivi, determinanti per la ripartenza della scuola a settembre.
“Non si può continuare ad avere le “classi pollaio”, – prosegue l’esponente di Leu- le classi devono avere al massimo 15 alunni. Serve un aumento degli organici del personale scolastico di almeno altri 100mila posti . Per anni abbiamo assistito alle chiusure delle scuole nei piccoli centri e nelle aree interne. Occorre invertire questa tendenza, e riaprire ciò che è stato chiuso immotivatamente.
Serve un aumento dei fondi per l’edilizia scolastica, con arredi innovativi e connessione banda larga
Non sono più rinviabili gli interventi per il diritto allo studio a partire dai libri di testo gratuiti, e un Piano nazionale contro la povertà educativa e la dispersione scolastica.
Per la Scuola del futuro serve la presenza, innovativa e digitale . Infine è necessario pensare a Patti educativi di comunità con terzo settore e istituzioni per progetti culturali.“
“Solo così la scuola pubblica può tornare ad avere centralità, ma per fare tutto questo, e per non limitarsi a slogan di propaganda, servono almeno 15 miliardi di euro, che possono essere individuati – conclude Fratoianni – nel Recovery Fund. Ma già dal DL Rilancio è possibile mettere in campo i primi interventi, per riuscire ad avere tutti e tutte in classe a settembre”
Lo rende noto l’ufficio stampa di SI-Leu