Fase 2 Coronavirus, scuole chiuse ma alcuni studenti in giro per la città dopo lezioni a distanza. Appello dei sindaci

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Coronavirus: le scuole sono e rimarranno chiuse per le attività didattiche per tutto l’anno scolastico 2019/20. Le attività sono comunque assicurate con la didattica a distanza. 

Così il sindaco Renato Natale di Casal Di Principe

Il video

Anche il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo  “Sono molti, troppi, gli interventi che gli agenti della Polizia locale devono effettuare nelle aree attrezzate e nelle aree gioco: sappiamo che è un divieto antipatico, ma va rispettato. I bambini non possono usare i giochi, gli scivoli e le altalene; i ragazzi non possono giocare a basket usando campetti e canestri; gli sportivi devono evitare di usare gli attrezzi”.

Non va meglio in Sicilia, dove finora il contagio è rimasto a livello contenuto, ma c’è sempre una soglia alta di attenzione per le conseguenze dell’allentamento delle restrizioni dal 4 maggio.

Così il sindaco di Ragusa è costretto a scrivere su Facebook “Il Governo di Roma ha deciso di tenere chiuse le scuole fino a settembre, avendo gli esperti evidenziato il rischio che con una riapertura, in assenza di dispositivi ed accorgimenti idonei per il distanziamento interpersonale, con ogni probabilità la curva dei contagi ricomincerebbe a salire, mandando all’aria i risultati fin qui a fatica raggiunti.

Osservo, però, e mi segnalano, gruppi di giovani in età scolare che, terminata la didattica a distanza, si ritrovano e si incontrano in giro per la città, in violazione di ogni prescrizione di sicurezza.
Che senso ha allora tenere chiuse le scuole?
Voglio allora fare un appello chiaro a questi ragazzi e a i loro genitori: fate in modo che le regole siano rispettate!
Evitiamo ancora gli incontri con gli amici e non abbandoniamo le necessarie cautele. Non siamo ancora al sicuro!
In generale i sindaci di numerose città hanno evidenziato che la fase 2 non è un “libera tutti”, ma che solo alcune attività saranno consentite. Vietati in ogni caso gli assembramenti. Comportamenti individuali corretti saranno necessari per assicurare il bene collettivo.

Riprendono lezioni universitarie

Ricordiamo che dal 4 maggio le lezioni universitarie invece potranno essere svolte in presenza a condizione – come indicato sul sito del Ministero della Salute – che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate le misure organizzative di prevenzione e protezione indicate dal Dpcm del 26 aprile 2020.
Nel caso in cui non possa essere assicurata l’adozione di tali misure, ovvero in tutti gli altri casi in cui non si renda possibile la presenza degli studenti, si potrà ricorrere alle modalità a distanza, nel qual caso dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.

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