Fare integrazione partendo dalla tavola: un progetto del Convitto Nazionale “Falcone” di Palermo per secondaria I grado
L’educazione inclusiva – chiamata anche inclusione – è un’educazione che include tutti, con persone non disabili e con disabilità (comprese quelle con “bisogni educativi speciali”) che apprendono insieme nelle scuole, nei college e nelle università.
Ciò significa che il sistema deve adattarsi per includere le persone con disabilità, che non dovrebbero adattarsi al sistema (vedi modelli di disabilità). Il sistema educativo deve riconoscere che crea barriere per gli studenti con disabilità, ad esempio se parti della scuola sono inaccessibili.
Cosa non è l’inclusione
Scuole solo per bambini e studenti con disabilità. Questo si chiama segregazione. Unità separate nelle scuole. Anche questa è segregazione. Bambini e studenti con disabilità senza un sostegno sufficiente per essere veramente inclusi.
Cos’è la pratica inclusiva?
La pratica inclusiva può essere definita come l’insieme degli atteggiamenti e dei metodi che garantiscono a tutti gli studenti l’accesso all’istruzione tradizionale. Tutti lavorano per assicurarsi che tutti gli studenti si sentano accolti e apprezzati e che ricevano il giusto supporto per aiutarli a sviluppare i propri talenti e raggiungere i propri obiettivi.
Quando l’istruzione è veramente inclusiva, può effettivamente avvantaggiare tutti gli studenti e non solo gli studenti con disabilità.
L’impegno del Convitto Nazionale Giovanni Falcone di Palermo
L’impegno del Convitto Nazionale Giovanni Falcone di Palermo nel percorso dell’Inclusione, attraverso il progetto “Portiamo a tavola l’inclusione”, si ispira al filo rosso della “CURA“ e al senso che a questa parola desideriamo dare in tutte le sue sfumature.
“L’inserimento di una persona “speciale” – sottolinea il rettore del Convitto il Dirigente scolastico professoressa Cettina Giannino – è per noi un momento di importante condivisione; includere con successo vuol dire superare lo stereotipo e la paura di chi non si conosce”. Abbiamo voluto sentire il Rettore del Convitto Nazionale la Prof.ssa Concetta Giannino a guida di un’attentissima Comunità educante.
Obiettivi del progetto
- Supportare i giovani coinvolti facendoli sentire al centro dell’interesse della collettività e protagonisti del proprio futuro.
- Sviluppare le competenze connesse alla capacità di stare dentro un contesto lavorativo
- Potenziare la motivazione al lavoro.
- Aumentare le competenze nello svolgere mansioni lavorative.
- Potenziare le capacità di rispettare ruoli e funzioni.
- Potenziare le capacità di gestire fallimenti e frustrazioni.
- Acquisire/potenziare il senso di responsabilità e l’impegno.
- Promuovere/rafforzare nella comunità locale una cultura di inclusione e integrazione.
- Promuovere l’apprendimento operativo delle competenze tecniche attraverso lo svolgimento di attività pratiche che permettano ai partecipanti di acquisire, maturare e consolidare nel tempo conoscenze e abilità professionali.
Cosa ci ha portato a pensare e provare a realizzare “portiamo a tavola l’inclusione”?
“L’amore per il nostro lavoro, credere che questa comunità così complessa e unica per numeri, tempi e servizi che riesce ad erogare, possa dare molto di più di ci che a volte quantifichiamo soltanto con il termine qualità, riportando questa idea ai nostri parametri personali. Crediamo che la vita dentro il Convitto, pur con tutte le difficoltà del quotidiano che vive, è un forte acceleratore nello sviluppo dei legami e dei rapporti interpersonali, un meraviglioso aggregante che va usato senza paura di sperimentare nuove forme di socialità.
Come abbiamo organizzato il progetto?
In questi giorni, dopo una serie di contatti avvenuti durante le vacanze natalizie con il gruppo di insegnanti che lavorano nel team dell’inclusione e con i referenti della mensa, abbiamo sottoscritto un accordo con l’Associazione Famiglie Persone Down di Palermo che ci accompagna in questo percorso: i tutor dell’associazione, i genitori dei ragazzi e il suo Presidente, ci hanno raccontato la sindrome, hanno trasmesso il valore della comunicazione e dell’accompagnamento per accogliere al meglio questi ragazzi.
Cosa faranno i tutor dell’associazione
I tutor dell’associazione saranno presenti soprattutto nelle prime settimane di tirocinio, e ci accompagneranno curando i contatti tra i ragazzi con sindrome di Down e il nostro personale, per vivere un’esperienza formativa che pensa al mondo della scuola coinvolgendo tutti i soggetti interessati: personale Ata, amministrativi, docenti ed educatori e non ultimi i nostri studenti. Ognuno con la propria unicità farà la sua parte per portare valore a tutto il Convitto ed al singolo individuo.
Cosa sta accadendo a partire da lunedì 31 gennaio?
I ragazzi dell’AFPD stanno affiancando il nostro personale addetto alla refezione e guidati, hanno iniziato a svolgere il loro compito finalizzato a sperimentare attività di servizio pratico, per poter svolgere un percorso educativo in grado di accrescere le competenze personali, sociali e le conoscenze attraverso una formazione “sul campo” mirata al rafforzamento dei livelli di autonomia necessari anche per un inserimento lavorativo.
La possibilità di operare fianco a fianco con altri operatori del Convitto Nazionale è la premessa di un efficace avvio alla responsabilità lavorativa per attivare comportamenti funzionali in un contesto come quello del mondo del lavoro.
Come si sta organizzando l’inserimento dei ragazzi con sindrome di Down nel contesto della refezione del Convitto Nazionale?
Sono state costituite due équipe di lavoro, composte da max 6 ragazzi ciascuno, che si alterneranno nei turni di servizio secondo un calendario concordato.
Ogni équipe sarà sostenuta da un operatore dell’Associazione Famiglie Persone Down di Palermo con funzioni di accompagnamento/coordinamento delle attività di servizio.
I ragazzi saranno a supporto degli operatori del Convitto Nazionale nell’ambito del servizio della mensa scolastica.
Preside Giannino, quali spazi saranno coinvolti e in che tempi si svolgerà il progetto?
Le attività si stanno svolgendo presso i locali – mensa del Convitto Nazionale di Palermo dove è espletato il servizio complessivamente per n. 5 giorni settimanali, dalle ore 11,00 alle ore 15,00 durante il calendario scolastico fino alla fine dell’anno scolastico.
Riguardo i risultati attesi e la verifica dell’esperienza nella sua totalità, verranno attivate delle modalità di rilevazione che condivideremo successivamente con tutta la comunità scolastica.
PROGETTO ASSOCIAZIONE DOWN SERVIZIO MENSA