“Famiglie spesso sono molto permissive. Noi docenti dobbiamo essere una guida sicura per i ragazzi”. Parla la docente migliore dell’anno (under 68)

Una professoressa del Liceo Cristoforo Colombo di Marigliano in provincia di Napoli, ha ricevuto il premio di “docente dell’anno per la sezione under 68-Licei”, un prestigioso riconoscimento che promosso da Asso Eccellenze Nazionali.
La docente, che parteciperà alla premiazione ufficiale in Senato il prossimo maggio, a colloquio con Il Corriere del Mezzogiorno, racconta la sua esperienza come vicaria dell’istituto e, ovviamente, come insegnante.
“Io amo molto di più stare in classe ma non ho potuto sottrarmi quando la dirigente mi ha chiesto di svolgere questa mansione. L’ho colto come un gesto di stima e fiducia nei miei confronti“, spiega l’insegnante.
La donna racconta la rua routine quotidiana, spiegando che la giornata lavorativa per lei a scuola inizia alle 7,30 e finisce in genere alle 17.
Poi sulla professione docente, ha spiegato: “L’apprendimento non è un esercizio mnemonico. L’educazione e la formazione sono il motore del cambiamento. I ragazzi hanno un nuovo modo di apprendere. Bisogna mettere in atto strategie per cogliere la loro attenzione. L’empatia è un elemento importante unitamente al rigore. Io sono molto rigorosa. Le famiglie spesso sono molto permissive. Noi docenti dobbiamo essere una guida sicura“.
Premio Nazionale Docente dell’anno
Essere un Eccellenza non significa essere super eroi, ma persone perbene che riescono a rendere straordinario l’ordinario lontano da scandali e clamori, si legge sul sito dedicato al Premio Nazionale Docente dell’anno.
Il premio viene erogato dall’Associazione Nazionale No Profit Edizioni Caffè Letterario e, spiegano dall’associazione, tutti i docenti possono proporre la propria candidatura. In questo modo la Commissione esaminatrice potrà valutare se esistono i requisiti per essere inseriti nella Sezione e nella Categoria di competenza delle Regioni di appartenenza.
La Commissione formerà successivamente una classifica per ogni Regione composta dai docenti ritenuti idonei per concorrere all’assegnazione del Premio Nazionale per ogni singola Categoria di ogni Sezione e qui si aggiungeranno anche le votazioni popolari a supporto del giudizio della Commissione.
Certamente si tratta di un riconoscimento che non vuole creare competizione ma premiare una categoria, quella dei docenti, troppo spesso sotto accusa.
Accuse che vanno dai famosi “3 mesi di vacanza” estive alla “mezza giornata libera” ogni giorno. La professione del docente è molto, ma molto altro. E se consideriamo la condizione economica degli insegnanti italiani, fra i peggio pagati dell’Unione Europea, tali riconoscimenti valgono il doppio, dal punto di vista motivazionale ovviamente.