Famiglia non può impugnare in tribunale un PEI che ha firmato. Sentenza

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Due sentenze del TAR interessanti che affrontando la questione delle giuste ore di sostegno da assegnare agli studenti si soffermano su due aspetti del PEI. Come è noto il PDF (Profilo dinamico funzionale) e il PEI (Piano educativo individualizzato) hanno un un ruolo fondamentale nel sistema di tutela dell’alunno disabile e questi rivestono un ruolo fondamentale anche per l’assegnazione degli insegnanti di sostegno agli alunni portatori di handicap grave e delle contestuali ore di sostegno da assegnare.

Illegittimo il PEI privo di motivazione

Con la sentenza 3237/2020 il TAR Lazio si sofferma sul caso di un PEI privo di qualsiasi motivazione in ordine alla assegnazione delle ore sostegno al minore , limitandosi a riportare passivamente tale dato, così come nel verbale del GLHO redatto nella stessa data del PEI e quindi, presumibilmente, proprio ai fini della elaborazione del PEI, addirittura nulla si dice in ordine alla quantificazione delle ore di sostegno, pur analizzandosi in quella sede le condizioni di apprendimento e comportamentali del minore.
“Emerge, dunque, sia dalla ricostruzione dei fatti che dal contenuto del PEI, come nel caso in questione, quest’ultimo documento sia stato predisposto dando semplicemente per acquisito il numero di ore di sostegno, già dichiarate dalla Dirigente, e senza la formulazione di una proposta da parte del GLHO in ordine alla rispondenza o meno delle ore di sostegno all’esigenza di ovviare all’handicap diagnosticato (come descritto nel PDF -Profilo dinamico-funzionale- e risultante dalla certificazione ASL ai sensi dell’art. 3 co. 3 L.n.104 del 1992) e di assicurare il proficuo inserimento e l’integrazione dell’alunno disabile nella comunità scolastica. Ed invece, s’è visto, come sia il GLHO, l’organo collegiale cui la normativa attribuisce la competenza a stabilire, in relazione alla gravità dell’handicap, le ore di sostegno da assegnare e a predisporre il piano individuale di intervento (PEI) ed è a tali conclusioni che deve conformarsi il provvedimento finale del dirigente scolastico con cui si stabilisce –dopo che sia intervenuto il PEI- l’assegnazione delle ore di sostegno. L’operato dell’Amministrazione, peraltro, si appalesa tanto più contraddittorio e immotivato se si considera che nella relazione iniziale del -OMISSIS-a firma dell’insegnante di sostegno, dopo aver dato atto che per l’anno scolastico in corso al minore sono state assegnate le ore di sostegno, si dice espressamente che “in questo momento il bambino ha bisogno, per il maggior tempo possibile durante la permanenza a scuola, di un rapporto 1:1 al fine di lavorare meglio sull’incremento dei suoi punti di forza”. Il Collegio ritiene, in conclusione, l’illegittimità del PEI impugnato, nei limiti di cui in narrativa, per violazione di legge e per mancanza di motivazione”.

Non possono i giudici sostituirsi all’amministrazione

“Per quanto concerne la pretesa ricorsuale tesa ad ottenere l’accertamento del diritto all’attribuzione delle ore di sostegno settimanale, la stessa deve essere considerata inammissibile, atteso che la situazione giuridica sottostante all’assegnazione di ore di sostegno è di interesse legittimo, non tutelabile mediante un’autonoma azione di accertamento, la quale comporterebbe che l’adito Tribunale venga a sostituirsi all’Amministrazione nell’esercizio di un’attività riservata dalle legge alla sfera discrezionale della stessa”.

Irricevibile il ricorso se il PEI è stato sottoscritto dalla famiglia

Una sentenza del TAR Lazio del 14 aprile, numero 03930/2020 rileva che “Deve innanzitutto rilevarsi d’ufficio l’irricevibilità del ricorso per l’annullamento dei provvedimenti impugnati. Difatti, contrariamente da quanto riportato nel ricorso introduttivo del giudizio, i genitori della minore hanno avuto conoscenza del numero delle ore di sostegno indicate nel Piano educativo individualizzato (PEI) non a seguito dell’accesso agli atti, bensì già in data -OMISSIS-, allorchè hanno partecipato alla riunione del GLHO di presentazione del Piano, come risulta dalle firme apposte dai genitori tra i soggetti presenti alla riunione. Nel verbale di tale riunione, avente tra gli argomenti trattati “la presentazione del PEI”, si legge che “la maestra di sostegno copre -OMISSIS- ore” e difatti lo stesso PEI riporta una tabella in cui sono indicate le -OMISSIS- ore di sostegno. Risulta dunque dagli atti depositati in giudizio che i ricorrenti hanno avuto conoscenza del contenuto del PEI già in data -OMISSIS-, ed inoltre lo stesso PEI risulta sottoscritto dalla madre, in rappresentanza della minore, in data -OMISSIS”.

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