Europa e integrazione dei ROM, quali progressi
L’integrazione dei Rom è un punto fermo dell’agenda politica in tutta Europa. Secondo una nuova relazione presentata oggi sui progressi compiuti dagli Stati membri nell’ambito del Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom, lentamente si iniziano a vedere i primi segni di miglioramento nella vita delle comunità.
L’integrazione dei Rom è un punto fermo dell’agenda politica in tutta Europa. Secondo una nuova relazione presentata oggi sui progressi compiuti dagli Stati membri nell’ambito del Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom, lentamente si iniziano a vedere i primi segni di miglioramento nella vita delle comunità.
Relativamente all’istruzione, al fine di garantire che tutti i bambini Rom completino almeno il ciclo di istruzione primaria sono stati compiuti progressi rilevanti, con un aumento della frequenza della scuola materna dal 2% al 60% in Finlandia; in Ungheria è stata varata una nuova legge che rende obbligatoria per tutti i bambini la frequenza di due anni di scuola materna; anche in Bulgaria la frequenza della scuola materna è obbligatoria per almeno due anni; in Irlanda sono stati istituiti “insegnanti itineranti” che si spostano seguendo le comunità Traveller. Saranno comunque necessari maggiori sforzi per affrontare il problema della segregazione nelle scuole ordinarie in diversi paesi dell’UE.