Euconomia, educazione finanziaria transgenerazionale ed ecologica: Esempio di Unità di Apprendimento da scaricare
Un progetto per promuovere la cultura e l’alfabetizzazione finanziaria tra ragazze e ragazzi già a partire dagli 11 anni, scelto da Banca d’Italia per aiutare i giovanissimi a muovere i primi passi nel mondo dell’economia. Tra i partner l’Università di Torino, il Festival della Comunicazione e MyEdu.
I giovani e l’economia
Quanto ne sanno davvero i più giovani a proposito economia? E, soprattutto, quando dovrebbero iniziare a comprendere concetti basilari come bilancio, iban, conto corrente o home banking? Per promuovere l’educazione finanziaria fin dall’età scolare è nato e ha preso forma il progetto Euconomia: per un’educazione finanziaria transgenerazionale ed ecologica. Un’iniziativa che ha come punto di partenza la consapevolezza che le competenze finanziarie, così come quelle digitali, sono indispensabili per l’esercizio della cittadinanza attiva e sono la sola strada per accrescere il benessere dei singoli, favorirne comportamenti virtuosi, e contribuire alla crescita sostenibile del Paese.
Euconomia: per un’educazione finanziaria transgenerazionale ed ecologica
Il progetto, finanziato da Banca d’Italia per aiutare adolescenti e pre-adolescenti a fare i primi passi nel mondo dell’economia, e ha tra i promotori l’Università degli Studi di Torino – LabOnt, il Festival della Comunicazione, ha al centro il corso di educazione finanziaria per la secondaria di primo grado Fatti gli affari tuoi!, curato da MyEdu.
Esplorare il complesso sistema economico
Oggi i ragazzi cominciano a esplorare il complesso sistema economico in cui vivono molto prima di quanto credano: già a 11 o 12 anni iniziano a compiere i loro primi acquisti in autonomia oppure a gestire da soli piccole somme di denaro, come la paghetta settimanale. Ma, non avendo alcuna consapevolezza dei meccanismi economici che regolano la nostra società, corrono il rischio di rimanere vittime del marketing e dei propri istinti. Basta guardarsi intorno, nel mondo fisico e digitale, per capire che l’economia pervade già tutta la loro vita, quindi conoscerne e comprenderne le basi concettuali aiuta a compiere scelte più consapevoli e ad avere strumenti utili per progettare il proprio futuro.
L’alfabetizzazione finanziaria degli italiani è allarmante
I dati sui livelli di alfabetizzazione finanziaria degli italiani disegnano una situazione allarmante, dove gran parte della popolazione è esposta senza difese ai rischi di una gestione non consapevole del denaro. La stessa Banca d’Italia, in un’indagine sul tema pubblicata a fine 2020, ha scritto che “si conferma la posizione di ritardo del nostro Paese nel confronto internazionale”.
La scuola e le competenze finanziarie
Competenze finanziarie e digitali diventano indispensabili pure per l’esercizio della cittadinanza attiva, per accrescere il benessere dei singoli, favorirne comportamenti virtuosi, contribuire alla crescita sostenibile del paese. Il luogo primo da cui partire per un cambiamento significativo di rotta è la scuola.
Serve l’educazione finanziaria nelle scuole
Per una vera educazione alla cittadinanza responsabile e alla cittadinanza globale (introdotte recentemente anche dal Ministero dell’Istruzione) non si può prescindere dall’introduzione di una educazione finanziaria estesa sul territorio nazionale, che raggiunga i giovani in via prioritaria, dove l’apprendimento ha effetti più duraturi nel tempo e tende a rafforzare anche l’impatto delle conoscenze acquisite in fasi più mature della vita. Senza coscienza globale, senso civico ed educazione finanziaria non vi può essere crescita culturale e sociale per il paese.
Il modello di insegnamento dell’educazione finanziaria
A questo scopo LabOnt, nel quadro delle attività di Scienza Nuova – l’istituto di ricerca che riunisce più di venti dipartimenti dell’Università e del Politecnico di Torino e che ha come mandato lo studio delle trasformazioni sociali impresse dalla rivoluzione digitale – propone un modello di insegnamento dell’educazione finanziaria che ha al suo centro un corso multimediale. E il Festival della Comunicazione di Camogli lo scorso settembre ha offerto il proprio palco per un’anteprima del progetto.
I temi dell’economia e della finanza
All’interno del progetto Euconomia, il corso Fatti gli affari tuoi! parla ai giovani con un linguaggio adatto all’età e attraverso gli strumenti che sono a loro familiari. I temi dell’economia e della finanza vengono introdotti a partire dall’esperienza quotidiana e affrontati con approcci multicanale e da differenti prospettive, che includono molteplici sfaccettature, tra cui una sensibilità verso il consumo responsabile, l’economia etica e il confronto con i sistemi economici propri di altre culture. In questo modo i ragazzi possono iniziare a esplorare il complesso sistema economico in cui vivono attraverso i primi acquisti in autonomia e il possesso di piccole quantità di denaro da gestire. Oltre a imparare il significato di espressioni che spesso risultano astruse, come finanza, tasso di interesse, carta di credito e mutuo.
Le basi della micro e della macroeconomia
Proprio per iniziare a conoscere i principi dell’educazione finanziaria ed economica il prima possibile, si spiegano le basi della micro e della macroeconomia, partendo dal racconto di come funziona l’economia di una famiglia, per arrivare a un’azienda, a uno stato o all’intera Unione Europea. Esplorando anche concetti più ampi come quello di green economy, l’economia che si impegna a favore delle tematiche ambientali, e spiegando come leggere un articolo di giornale a tema economico.
Obiettivo didattico: fornire strumenti che aiutino a scegliere le proprie strategie di vita
“Quando si parla di educazione finanziaria per ragazzi e pre-adolescenti, l’obiettivo didattico è fornire loro gli strumenti che li aiutino a scegliere consapevolmente le proprie strategie di vita”, ha spiegato Laura Fumagalli, responsabile di MyEdu. “Il progetto nasce come una sfida: ci mettiamo nei panni dei ragazzi, la cui vita è tutta regolata dalle regole dell’economia anche se ancora non se ne rendono conto, per raccontare per esempio come fare un uso consapevole del denaro, a partire dalla paghetta settimanale e dall’acquisto della merenda. Oppure per spiegare perché i desideri di acquisto che sono spinti dal marketing possono non corrispondere con ciò che davvero desiderano. Persino le cose più difficili dell’economia possono essere rese familiari al mondo dei ragazzi, attraverso storytelling, interviste peer to peer, animazioni grafiche, fumetti e attività interattive”.
Favorire e sostenere – in coerenza con quanto previsto da “Agenda 2030
Bisogna favorire e sostenere – in coerenza con quanto previsto da “Agenda 2030” e dalla “Nuova Agenda europea delle competenze l’attivazione di “Percorsi di Garanzia delle Competenze” finalizzati all’acquisizione delle competenze di base (matematiche, alfabetiche, linguistiche e digitali) e trasversali (capacità di lavorare in gruppo, pensiero creativo, imprenditorialità, pensiero critico, capacità di risolvere i problemi o di imparare ad apprendere e alfabetizzazione finanziaria).
Il progetto appare quindi ben più ambizioso: rendere consapevoli del fatto che, emancipandosi attraverso le nuove competenze nel settore dell’alfabetizzazione finanziaria, si realizzano anche le premesse necessarie per acquisire quelle competenze chiave per l’apprendimento permanente necessarie per una cittadinanza critica e responsabile.
I primi rudimenti di cultura economica e/o finanziaria
Si tratta non solo di fornire i primi rudimenti di cultura economica e/o finanziaria, ma di avviare un processo di piena consapevolezza di cittadinanza, atteso che attraverso l’istruzione e la conoscenza dei propri diritti, il discente può emanciparsi e rendersi attore protagonista delle proprie scelte di carattere economico.
L’obiettivo è dunque quello di aiutare a decidere in modo autonomo e consapevole; in questo modo si realizzano quelle premesse necessarie per una cittadinanza matura e finalizzata al bene comune, che si declina poi come premessa indispensabile per il bene individuale e viceversa.
La dimensione etica
La dimensione etica rappresenta pertanto una prospettiva irrinunciabile del progetto: l’uso etico del “denaro” costituisce il senso ultimo del suo uso corretto; l’alfabetizzazione funzionale trova la sua autentica ragione nella coscienza e consapevolezza della necessità della cura del “comune” come condizione per un effettivo esercizio attivo della cittadinanza globale. Poche scuole hanno attivato percorsi finalizzati a rendere spendibile queste competenze. Tra queste l’Istituto Tecnico Economico e Liceo Linguistico “Lucio Lombardo Radice” di Roma diretto con grande competenza dal dirigente scolastico Prof.ssa Francesca Natali.