Esonero contributivo lavoratrici madri, quali condizioni per usufruirne? È nella Legge di Bilancio

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Il comma 219 della Legge di Bilancio riconosce, a partire dal 2025, un un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore per le lavoratrici che soddisfano determinate condizioni.

Beneficiarie

  1. Lavoratrici dipendenti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico.
  2. Lavoratrici autonome, che percepiscono redditi di:
    • lavoro autonomo;
    • impresa in contabilità ordinaria o semplificata;
    • partecipazione, purché non aderenti al regime forfetario.

Condizioni

  • Le lavoratrici devono essere madri di almeno due figli;
  • il reddito o la retribuzione imponibile ai fini previdenziali non deve superare 40.000 euro annui;
  • l’esonero contributivo è riconosciuto:
    • fino al decimo anno di età del figlio più piccolo per le madri di due figli;
    • fino al diciottesimo anno di età del figlio più piccolo per le madri di tre o più figli, a partire dal 2027.

Esclusioni

  • L’esonero non si applica per gli anni 2025 e 2026 alle lavoratrici che beneficiano di quanto disposto dall’articolo 1, comma 180, della legge n. 213 del 2023, che prevede un esonero del 100% dei contributi previdenziali per madri di tre o più figli con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Limiti e modalità

  • La misura prevede un limite di spesa annuo di 300 milioni di euro
  • Le modalità di applicazione saranno definite tramite decreto interministeriale entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.

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