Esami terza media, Anief: alunni impossibilitati a usare nuove tecnologie sono penalizzati. Proposte modifica al MI
Anief – Alla bozza di ordinanza sugli Esami di Stato della Scuola Media, venerdì 8 maggio l’Anief ha inviato al Ministero dell’Istruzione delle proposte di modifica.
“Oltre al parere del CSPI – commenta Marcello Pacifico, Presidente Nazionale Anief – il Ministero dell’Istruzione ha anche le nostre osservazioni su cui riflettere. Auspichiamo delle modifiche anche perché non vorremo penalizzare, così come è formulato nella bozza, quegli alunni che sono oggettivamente impossibilitati a utilizzare le nuove tecnologie”.
In settimana il Ministero pubblicherà la versione definitiva dell’Ordinanza Ministeriale sugli esami finali del primo ciclo della scuola secondaria, dopo che il CSPI formulerà le sue osservazioni, obbligatorie ma non vincolanti.
L’esame consisterà in un elaborato da inviare alla commissione in formato digitale su argomenti scelti dal consiglio di classe tenendo conto delle caratteristiche personali e dei livelli di competenza dei singoli alunni. Tutta la procedura di esame dovrà avere fine entro il termine delle lezioni.
“Ad avviso dell’Anief – continua Marcello Pacifico – l’ordinanza, così come è scritta non permette allo studente di organizzare nel miglior dei modi i tempi di realizzazione dell’elaborato e, soprattutto, non dà nessun valore alle opinioni dell’alunno sulla scelta dell’argomento in un momento della vita scolastica e della crescita personale in cui le scelte hanno una forte rilevanza”.
Infatti nella formulazione della scelta dell’argomento è il solo consiglio di classe a scegliere, ma non è richiesta, implicitamente o esplicitamente, all’alunno di fare delle proposte sull’argomento da sviluppare nell’elaborato.
L’elaborato consisterà in un prodotto originale coerente con la tematica assegnata, senza specificare nulla sul fatto che dovrebbe essere sviluppato considerando tutte le materie insegnate durante anno.
“Probabilmente sarebbe opportuno – sostiene Stefano Cavallini, Segretario Generale Anief – specificare che l’elaborato oltre che originale deve essere multidisciplinare, poiché non deve essere incentrato su poche materie ma deve riguardare la quasi totalità delle materie dell’ultimo anno. Solo così si potrà considerare l’elaborato come il punto finale di un percorso di tre anni di studi”.
La presentazione orale, come detto, si deve svolgere entro il termine delle lezioni e la valutazione finale terrà conto dei casi di mancata trasmissione dell’elaborato o della mancata presentazione orale da parte dell’alunno.
“Non si comprende perché imporre come termine ultimo delle operazioni l’inizio di giugno – continua Stefano Cavallini –. Così si correrà il rischio di non lasciar tempo agli alunni e ai docenti di lavorare bene. In una classe di 20-25 alunni, in 10-15 giorni il consiglio di classe, dopo aver atteso il testo definitivo dell’ordinanza, deve scegliere le tematiche dell’elaborato e comunicarle a tutti gli alunni mentre questi, da parte loro, devono progettare, elaborare, realizzare e presentare un lavoro ‘originale’. Tutto senza poter avere un contatto fisico diretto con i docenti ma solo attraverso la didattica a distanza. Una corsa a ostacoli che non ha motivo di essere. Basterebbe – conclude Stefano Cavallini – permettere che il tutto finisca entro fine giugno e non entro il termine delle lezioni”.
Esame di terza media, scarica BOZZA ordinanza: tematica elaborato scelta dai docenti.