Esami di Stato 2015. Clil al debutto nella terza prova: obbligatorio?
Una terza prova significativamente diversa quella che potrebbe prospettarsi per la maturità 2015. O le scuole si adageranno ancora sul pregresso e inseriranno le novità solo se formalmente costretti da qualche indicazioni ministeriale più puntuale rispetto alla vaga circolare del 29 maggio?
Una terza prova significativamente diversa quella che potrebbe prospettarsi per la maturità 2015. O le scuole si adageranno ancora sul pregresso e inseriranno le novità solo se formalmente costretti da qualche indicazioni ministeriale più puntuale rispetto alla vaga circolare del 29 maggio?
Nonostante le novità, il Ministero pubblica in ritardo la circolare con le istruzioni e le modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato 2015 nelle scuole secondarie di II grado.
La novità più significativa, che d'altronde ha caratterizzato questo quinto anno della riforma Gelmini, è stata l'introduzione dell'alternanza scuola lavoro e l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua (CLIL).
Novità per le quali nel corso dell'anno scolastico ci sono state non poche difficoltà di attuazione (e non bisogna dimenticare che non tutte le classi hanno attivato l'insegnamento di una disciplina non linguistica con la modalità CLIL per l'impossibilità di reperimento di personale in possesso anche dei requisiti minimi richiesti). CLIL: il primo banco di prova sarà l'Esame di Stato 2015
CLIL
L'Ordinanza n. 11/2015 del 29 maggio 2015 specifica
Terza prova
" La commissione tiene conto, ai fini dell'accertamento delle competenze, abilità e conoscenze, anche delle eventuali esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, stage e tirocinio, disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia CLIL, descritte nel documento del 15 consiglio di classe di cui all'art. 6 della presente ordinanza"
e ancora
"Nell'accertamento della conoscenza della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera tramite la metodologia CLIL, la Commissione terrà conto della modalità con cui tale insegnamento è stato attivato, secondo le risultanze del documento del consiglio di classe di cui all'art. 6 della presente ordinanza".
Colloquio
Per quanto concerne l'accertamento della conoscenza della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno.
L'ordinanza segue peraltro una normativa già stabilita dal Ministero nella nota del 25 luglio 2014, in cui tale distinzione era già presente.
Riassumendo, l'insegnamento CLIL potrà entrare a far parte della terza prova indipendentemente dal commissario, interno o esterno. L'accertamento al colloquio potrà invece avvenire esclusivamente se il docente che ha svolto il lavoro nel corso dell'anno scolastico è commissario interno.
E' obbligatorio inserire nella terza prova l'accertamento della conocenza della disciplina non linguistica insegnata tramite CLIL?
A nostro parere no. Dovrà essere la commissione, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento del 15 maggio, a valutare se sia il caso o meno di introdurre tale accertamento nella terza prova. Potrebbe anche essere accaduto che il consiglio di classe, svolta una o più simulazioni della terza prova, si sia reso conto che gli alunni non siano in grado di affrontare tale prova. Se questo risulta chiaramente dal documento del 15 maggio, sarebbe quanto mai azzardata da parte della Commissione la scelta d inserire comunque la prova. Qualora la si inserisca, è invece obbligatorio tener conto della modalità con cui tale insegnamento è stato attivato.
Men che meno vige l'obbligatorietà in fase di colloquio. L'ordinanza afferma infatti "il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera…."
Dovrà invece essere cura della Commissione saper valorizzare quei percorsi virtuosi svolti dalle classi in questo primo anno scolastico di debutto ufficiale del CLIL, assegnando a tale conoscenza il giusto valore nell'attribuzione del voto al colloquio.
Lo speciale di OrizzonteScuola.it sugli Esami di Stato 2015