Esami di Stato, protocollo di sicurezza: sindacati convocati dal Ministero il 16 maggio. Le ipotesi

I sindacati del comparto scuola sono stati convocati dal ministero dell’Istruzione per il 14 maggio, venerdì, alle ore 11 per condividere il testo del protocollo d’intesa per svolgere in sicurezza gli esami in vista delle prove che attendono i ragazzi che hanno concluso la terza media e i 500 mila alle prese con prove di maturità; questi ultimi si svolgeranno dal 16 giugno. Il 13 maggio è invece convocato un tavolo che riguarda la fascia 0-6 anni.
Si tratta di un incontro importante, molto atteso già nei giorni scorsi: le regole previste dal Protocollo di sicurezza per lo svolgimento degli esami, con molta probabilità, saranno simili a quelle dello scorso anno.
Anche quest’anno sarebbe previsto l’arrivo a scuola 15 minuti prima della convocazione e l’uscita subito dopo aver svolto gli esami. Sarà necessario per tutti utilizzare la mascherina e si dovrà mantenere la distanza di almeno 2 metri dalla commissione d’esame. Al momento del colloquio, poi, sarà consentita la presenza di un solo accompagnatore. Stessa identica misura potrebbe essere adottata anche per l’esame di terza media che sarà ridotto, ma in presenza.
Eliminate le prove scritte (italiano, matematica e lingue straniere), è stato introdotto un unico orale in cui gli alunni dovranno presentare un elaborato su una tematica scelta in classe. Si svolgerà nel periodo compreso tra la fine delle lezioni e il 30 giugno.
Da parte dei sindacati, nei giorni scorsi, sono arrivate alcune richieste e suggerimenti di modifica e implemento dell’attuale impianto di regole.
La Cisl Scuola, ad esempio, chiude qualche modifica rispetto all’anno scorso. Il sindacato diretto da Maddalena Gissi chiede che siano aggiunti tamponi rapidi sul posto a tutto il personale e agli studenti. Il supporto sanitario, continua, potrebbe essere affidato alla protezione Civile o alla Croce Rossa per fare i tamponi rapidi sul posto a tutto il personale e agli studenti.
La Cisl scuola, inoltre, chiede che ci sia un obbligo di utilizzo, per tutto il personale scolastico, della mascherina chirurgica o FFp2 e che sia vietato l’uso delle cosiddette mascherine di comunità