Esami di Stato Istituti Professionali, cambia la seconda prova scritta: decreto quadri di riferimento e griglie di valutazione in Gazzetta Ufficiale

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Nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 6 ottobre 2022 è stato pubblicato il Decreto 15 giugno 2022 del Ministero dell’istruzione contenente i quadri di riferimento e griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali, che cambia dall’anno scolastico 2022/23.

I nuovi quadri di riferimento definiscono nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze, anziché
ai singoli insegnamenti, come il precedente ordinamento.

Gli insegnamenti caratterizzanti degli 11 indirizzi degli istituti professionali sono quelli compresi nell’asse scientifico, tecnologico e professionale dell’area di indirizzo nonché nell’asse dei linguaggi, con riferimento alle lingue straniere, del quinto anno di cui ai quadri orari previsti dagli allegati 3 del decreto interministeriale n. 92 del 2018, in relazione alla effettiva declinazione degli indirizzi in percorsi formativi adottati dalle singole scuole.

Con nota del 19 settembre il Ministero dell’Istruzione ha fornito indicazioni in merito al decreto e alle novità.

La seconda prova d’esame dei professionali di nuovo ordinamento non si comporrà più di due “sottoprove”, correlate ma in parte indipendenti, ma sarà un’unica prova integrata, di cui il Ministero decide una parte, e la commissione, entro questa cornice, definisce l’altra parte, ossia le specifiche richieste per lo specifico percorso attivato dalla scuola.

Questa nuova formula – spiega il MI – consentirà di garantire una struttura unitaria della prova a livello nazionale, e allo stesso tempo di dare pieno valore alle autonome scelte operate dalle singole istituzioni scolastiche nella costruzione dei percorsi.

I quadri di riferimento si compongono di:

a) Denominazione del percorso di studio, recante l’indicazione dell’indirizzo di riferimento.

b) Caratteristiche della prova d’esame: questa sezione contiene la descrizione delle caratteristiche strutturali della prova d’esame.
Ciascun Quadro individua innanzitutto le diverse possibili tipologie di prove per lo specifico indirizzo. Seguono poi le indicazioni che individuano le modalità di predisposizione della prova e il rapporto tra parte nazionale e parte elaborata dalla commissione, e la definizione della durata della prova, eventualmente entro un range orario. Si sottolinea che la l’indicazione di tale durata per la specifica prova, all’interno del range indicato nel Quadro di riferimento, sarà demandata alle singole commissioni, in relazione alla declinazione della prova stessa relativa ai diversi percorsi realizzati dalle istituzioni scolastiche. Esclusivamente nel caso in cui la prova preveda l’esecuzione in ambito laboratoriale di quanto progettato, si potrà prevedere lo svolgimento della prova in due giorni.

c) Nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze e Obiettivi della prova, contenuti in una tabella. In relazione a questa sezione, si richiama quanto sopra osservato in merito ai nuclei tematici fondamentali, collegati dal D. Lgs. 62/2017 alle “singole discipline” (e tale è la struttura dei QdR del previgente ordinamento) e che il nuovo impianto degli istituti professionali impone invece di correlare alle competenze
caratterizzanti l’indirizzo.
Per “nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze” si intendono nuclei essenziali e fondanti che:
− assumono un esplicito valore formativo rispetto alle competenze di cui sono i supporti;
− sono costituiti da tematiche che ricorrono nello sviluppo di uno o più insegnamenti;
− sono elementi essenziali che hanno valore strutturante e generativo sia di conoscenze che del saper agire;
− sono elementi la cui comprensione permette di prevedere e di affrontare i compiti cognitivi o operativi che si possono incontrare nel percorso di apprendimento o nell’attività lavorativa.

Attorno a tali nuclei tematici fondamentali devono essere dunque costruite le programmazioni non solo delle classi finali, ma dell’intero triennio.
Per “obiettivo della prova” si intende l’indicazione delle operazioni cognitive e delle procedure operative necessarie per svolgere la prova stessa, ovvero, in altre parole, la descrizione di cosa il candidato dovrà dimostrare nello svolgimento della prova, in relazione ai nuclei tematici fondamentali.

d) Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, contenente un set di indicatori legati agli obiettivi della prova con una distribuzione del punteggio per fasce tra i vari indicatori, che le Commissioni d’esame utilizzeranno per la costruzione di uno strumento di valutazione tarato sulla specifica prova, definendone i descrittori in relazione alla specifica prova.

Gli 11 indirizzi degli istituti professionali con quadri di riferimento e griglie di valutazione:

DECRETO in Gazzetta Ufficiale

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