Esami di Stato II grado, valutazione finale e relazione presidente commissione
![](https://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2017/10/student-732012_960_720.jpg)
Iniziati oggi gli esami di Maturità 2019 con gli studenti impegnati a svolgere la prima prova scritta di Italiano. Proseguiamo nella pubblicazione degli articoli dedicati al nuovo esame, ricordando quali sono gli adempimenti finali della commissione e del presidente di commissione.
Qui le tracce ministeriali
Valutazione finale
Al termine dell’ esame di Stato è assegnato a ciascun candidato un punteggio finale complessivo in centesimi, che è il risultato della somma dei punti attribuiti dalla commissione a:
- prove scritte e colloquio
- credito scolastico
Questi i punteggi:
- credito scolastico: max 40 punti
- prima prova: max 20 punti
- seconda prova: max 20 punti
- colloquio: max 20 punti.
Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di 60/100.
La commissione d’esame, evidenziamolo, può motivatamente integrare il punteggio fino a un massimo di 5 punti, a condizione che il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove d’esame pari ad almeno 50 punti. Resta fermo il punteggio massimo di 100/100.
La commissione, inoltre, può, all’unanimità e con specifica motivazione, attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di cento punti senza fruire della predetta integrazione del punteggio, a condizione che:
a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo con voto unanime del consiglio di classe
b) abbiano conseguito il punteggio massimo previsto per ogni prova d’esame
Relazione presidente
L’articolo 24, comma 6, dell’OM n. 205/2019 così dispone:
I presidenti di commissione, qualora lo ritengano opportuno, possono trasmettere al competente Ufficio scolastico regionale un’apposita relazione contenente osservazioni sullo svolgimento delle prove e sui livelli di apprendimento degli studenti, nonché proposte migliorative dell’esame di Stato.
La relazione finale, dunque, deve vertere sulle prove e sui livelli di apprendimento degli studenti e su eventuali proposte per migliorare gli esami di Maturità.
Evidenziamo che non si tratta di un obbligo ma di una possibilità.