Esami di Stato 2025, domande docenti per Presidenti e Commissari: tutorial con tutte le info utili. Risposte ai quesiti

Esami di Stato 2025: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha aperto le funzioni per la presentazione della domanda da parte dei docenti non nominati commissari interni, in qualità di Presidenti e/o commissari esterni. La scelta delle sedi è particolarmente importante perché da essa deriva il compenso, fermo purtroppo alle note del 2007 nonostante la mole di lavoro durante le sessioni sia diventata ingente. A colloquio con i nostri utenti Luigi Quattrocchi, docente ed esperto in normativa scolastica. In studio Andrea Carlino.
Chi è obbligato a presentare la domanda per presidenti e commissari agli esami di Stato 2025?
Sono obbligati a presentare la domanda i docenti a tempo indeterminato che non sono in regime di part-time, a meno che non siano stati designati come commissari interni. In quel caso, non sono né obbligati né autorizzati a presentarla. Non sono obbligati neanche i referenti del plico telematico, poiché devono essere presenti nella sede scolastica.
Sono invece obbligati tutti gli altri docenti di ruolo, anche se non insegnano in classi terminali, purché non ricoprano i ruoli sopra indicati. Devono quindi presentare la domanda per la possibile nomina a commissario esterno.
Chi può presentare la domanda pur non essendo obbligato?
Possono presentare la domanda:
- I docenti a tempo determinato con contratto al 30 giugno o al 31 agosto.
- I docenti abilitati alla disciplina oggetto di esame che non lavorano da almeno tre anni.
- Gli insegnanti di sostegno non impegnati negli esami di maturità.
- Gli insegnanti tecnico-pratici (ITP).
- I docenti in distacco o aspettativa sindacale parziale.
- I docenti in part-time (facoltà, non obbligo).
- I docenti che usufruiscono della legge 104/92 (facoltà, non obbligo).
I docenti con contratto fino al termine delle lezioni (tipicamente fino all’8-10 giugno) non possono presentare domanda tramite Istanze Online, ma eventualmente tramite MAD nei vari USP.
Come funziona il sistema dei compensi per commissari e presidenti?
I compensi sono fermi dal 2007. Le cifre lorde attualmente previste sono:
- Commissario interno: 399 euro.
- Commissario esterno: 911 euro.
- Presidente di commissione: 1.249 euro.
A questi importi può aggiungersi un compenso accessorio, non tassato*, per la distanza dalla sede d’esame, variabile da 171 a 2.270 euro. * Per la tassazione vedi NOTA compensi
Il commissario nominato vicepresidente riceve una maggiorazione del 10% sul compenso complessivo. Il segretario verbalizzante, invece, non percepisce alcun compenso aggiuntivo.
Sono previsti ulteriori compensi:
- 15 euro per ciascun candidato privatista esaminato.
- 840 euro forfettari per gli esami preliminari dei privatisti.
Come si compila la domanda su Istanze Online?
Dalla homepage di Istanze Online, è sufficiente cliccare sulla nuova sezione “Partecipazione Commissioni Esami”. Dopo aver effettuato il login con SPID o CIE, si accede alla schermata della domanda.
Si deve:
- Selezionare la provincia di servizio.
- Scegliere il modello ES-1 per commissari (l’ES-E è per i presidenti).
- Indicare la propria posizione giuridica (es. docente di ruolo in scuola statale di II grado).
- Specificare gli anni di servizio di ruolo.
- Indicare se ci si candida come presidente o commissario.
- Inserire la materia di nomina e verificare se si insegna in classe terminale.
- Specificare se si presta servizio anche in una scuola paritaria.
- Dichiarare il possesso di una laurea specialistica o magistrale.
Se si insegna una disciplina abbinata ad altre (es. A011 lingua e letteratura italiana con latino), è importante selezionare solo quella effettivamente richiesta come materia esterna nella propria scuola. Errori frequenti riguardano questa fase della selezione.
È necessario cliccare sull’opzione “classe terminale” per poter proseguire con la compilazione della domanda?
Sì, al momento sembra che il sistema presenti un bug. Anche se non si insegna in classi terminali, è necessario selezionare comunque l’opzione per poter andare avanti nella compilazione. Questo errore andrebbe segnalato.
È obbligatorio indicare gli istituti in cui si è prestato servizio?
Sì, bisogna inserire gli istituti in cui si è prestato servizio negli ultimi anni. Se non ci sono stati cambiamenti, è sufficiente indicare che non si è prestato servizio in altri istituti della stessa regione.
Come si indicano le sedi richieste per la nomina?
È possibile indicare le sedi sia con scelte sintetiche (es. comune) sia puntuali (es. singola scuola). Si può anche dare precedenza, in caso di nomina d’ufficio, al comune di servizio o a quello di residenza.
Si può indicare una provincia limitrofa per la nomina d’ufficio?
Sì, ma solo tra quelle appartenenti alla stessa regione dell’ufficio scolastico regionale di titolarità. Ad esempio, chi lavora alla Spezia non può indicare Massa Carrara (Toscana) ma solo province liguri come Genova.
Una volta completata la domanda, cosa bisogna fare?
Dopo aver inserito tutte le preferenze, è possibile inoltrare la domanda. L’unico problema rilevato è il bug sulla selezione della classe terminale, ma per il resto la compilazione è piuttosto semplice.
Un docente assunto dal TFA sostegno può presentare domanda come commissario esterno per posto comune AB24?
Sì, ma solo se è abilitato per la classe di concorso AB24. In caso contrario, non può presentare la domanda come commissario esterno, ma eventualmente tramite MAD.
Un docente titolare su disciplina ma in utilizzazione sul sostegno è obbligato a fare domanda?
No. Poiché l’incarico attuale è sul sostegno, non c’è l’obbligo di presentare la domanda, ma solo la facoltà.
I docenti a tempo determinato devono presentare domanda?
Sì, se hanno un contratto al 30 giugno o al 31 agosto, sono obbligati a presentare la domanda, salvo eccezioni come part-time o legge 104.
Una docente vincitrice di concorso PNRR con contratto a tempo determinato deve presentare domanda?
Sì, se ha un contratto al 30 giugno o 31 agosto, è obbligata a farlo.
Chi ha un contratto ai sensi dell’articolo 47 e insegna in un altro grado deve fare domanda?
No, non è obbligato. Ha solo la facoltà di presentare domanda se ha avuto incarico nella secondaria di secondo grado, ma non l’obbligo.
Un docente con contratto full time al 30 giugno in un istituto professionale paritario deve fare domanda?
No, se si tratta di scuola paritaria, non è possibile presentare la domanda. Se fosse un istituto professionale statale, sì.
Chi insegna fuori regione può fare domanda come commissario esterno in altra regione?
No, non è previsto, salvo specifiche deroghe come la legge 104.
Un docente con incarico sul sostegno fino al termine delle attività didattiche ma con più abilitazioni può presentare domanda per entrambe le classi di concorso?
Sì, può presentare domanda per entrambe. Ha la facoltà, ma non l’obbligo.
Gli anni di ruolo da dichiarare nella domanda comprendono anche quello in corso?
No, l’anno scolastico in corso non rientra nel computo degli anni di ruolo.
Chi insegna esclusivamente nella scuola paritaria può presentare domanda?
No, non può presentarla. Potrà farlo solo successivamente tramite MAD.
Chi ha un contratto fino al termine delle attività didattiche è obbligato a presentare la domanda?
Sì, se il contratto è al 30 giugno, è obbligatorio presentare la domanda.
È possibile inserire le scuole puntuali nella domanda o solo i comuni?
Al momento, il sistema sembra consentire solo l’inserimento di comuni. Non risulta possibile selezionare singole scuole.