Esami di maturità, confermato: saranno in presenza. Protocollo sicurezza pronto
Il Protocollo di sicurezza per gli Esami di Stato del secondo ciclo “è praticamente pronto e sarà reso noto a breve”.
Lo assicurano fonti del Ministero dell’Istruzione in merito al parere espresso dal Consiglio superiore della Pubblica Istruzione. Il lavoro sul Protocollo “va avanti da giorni insieme al Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute e consentirà di svolgere gli Esami in sicurezza. Si tratta di regole chiare, attuabili, che tuteleranno studenti e docenti”. Un pacchetto di misure che “tengono conto anche delle sollecitazioni arrivate dai sindacati incontrati nei giorni scorsi”. Ieri la Ministra Azzolina, chiudono dal Ministero, ha ricordato in Parlamento, durante un’audizione in commissione, che il Comitato tecnico-scientifico ha già autorizzato lo svolgimento dell’Esame “ritenendo – ha detto la Ministra – che possa svolgersi, appunto, nelle scuole, garantendo gli standard di sicurezza”.
Appena disponibile daremo indicazioni sul contenuto del protocollo
Intanto, ecco come si volgeranno gli esami
Gli Esami del secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. Il 96% dei ragazzi viene ammesso, in media, ogni anno, all’Esame finale: il prossimo giugno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti.
Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale viene rivisto e aumentato: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode, come ogni anno. I crediti del triennio finale di studi saranno ricalibrati secondo le tabelle che saranno allegate all’Ordinanza ministeriale. L’anno in corso avrà un peso fino a 22 crediti.
La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un Presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai Consigli di classe entro il 30 maggio.
A quel documento farà riferimento la commissione per la predisposizione dei materiali che saranno proposti ai candidati alla prova orale. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. Si farà riferimento ai testi contenuti nel documento elaborato dal Consiglio di classe. Il candidato analizzerà, a seguire, un materiale assegnato dalla commissione sempre coerente con il percorso fatto. Saranno infine esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.