Esame di Stato 2025, prove personalizzate e strumenti compensativi: come si svolge per gli studenti con disabilità e DSA

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha definito le modalità per l’Esame di Stato 2024/2025, in programma dal 18 giugno 2025. Per gli studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento le prove saranno calibrate in base ai rispettivi piani educativi, così come previsto dagli articoli 24 e 25 dell’ordinanza.
Per i candidati con disabilità, il consiglio di classe stabilisce se le prove avranno valore equipollente o meno, in linea con il PEI (Piano Educativo Individualizzato). Le commissioni potranno avvalersi del supporto di docenti ed esperti che hanno seguito lo studente durante l’anno, mentre i testi ministeriali saranno disponibili anche in Braille o in formato audio per non vedenti e ipovedenti.
Tempi differenziati e adattamenti per DSA
Gli studenti con DSA potranno utilizzare strumenti compensativi (come sintesi vocale o dispositivi per l’ascolto) e beneficiare di tempi più lunghi per le prove scritte. La commissione potrà anche assegnare un componente per la lettura dei testi, se necessario. Per chi ha seguito un percorso differenziato con esonero dalle lingue straniere, l’esame prevede prove non equipollenti, finalizzate al rilascio di un attestato di credito formativo. Nel caso di dispensa dalla prova scritta di lingua straniera, è prevista una prova orale sostitutiva, senza menzione sul diploma.
Privacy e valutazioni proporzionali
Le griglie di valutazione saranno adattate al PEI o al PDP. Per gli studenti con disabilità che sostengono prove non equipollenti, il punteggio sarà riportato solo a verbale, senza comparire nei tabelloni pubblici. L’obiettivo è garantire inclusività senza compromettere la riservatezza. Per i candidati con altri bisogni educativi speciali, invece, sono previsti solo strumenti compensativi già utilizzati durante l’anno, senza misure dispensative.