Errore in un quesito del concorso docenti PNRR2. Il Ministero annuncia accertamenti per individuare le responsabilità

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato l’avvio di accertamenti per individuare le responsabilità relative all’errore presente in un quesito della prova scritta del concorso docenti PNRR2, bandito con ddg n. 3059/2024, che ha obbligato il dicastero ad indire una prova suppletiva per il prossimo 5 maggio. Questa decisione segue le critiche sollevate dai sindacati riguardo alla gestione della situazione.
Reazioni dei sindacati all’errore nel quesito
La UIL Scuola RUA, attraverso il segretario nazionale Paolo Pizzo, ha definito “inaccettabile” che gli errori ministeriali ricadano sui docenti. Pizzo ha evidenziato che la convocazione di una prova suppletiva per rimediare all’errore rappresenta una mancanza di rispetto verso i candidati coinvolti. Ha inoltre sottolineato che l’intero concorso è stato caratterizzato da problemi organizzativi, generando incertezza tra i partecipanti. La UIL Scuola RUA ha ribadito la necessità di coprire tutti i posti vacanti valorizzando le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti, senza bandire nuove procedure senza aver esaurito le graduatorie esistenti.
Anche la Gilda degli Insegnanti ha espresso preoccupazione per le anomalie riscontrate nella prova scritta del concorso PNRR2. “Ci conforta aver preso atto che il MIM si è impegnato e ha avviato subito le procedure per individuare i responsabili del pasticcio. Ora ci aspettiamo che chi aveva il compito di elaborare e validare i requisiti, subisca un’opportuna sanzione, per aver gravato sui disagi psicologici e soprattutto economici e organizzativi di migliaia di docenti. Riteniamo anche necessario che queste stesse persone individuate dal Ministero, sostengano le eventuali spese subite dagli insegnanti candidati, danneggiati dall’errore, anche a fronte del fatto che, al contrario di quanto avvenuto nel 2020, stavolta si è prevista una prova suppletiva per ripetere il quesito” scrive in una nota il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana.
“La responsabilità di questo disastro è totalmente in capo al Ministero che, così facendo, apre la strada al contenzioso mettendo a rischio anche il regolare avvio del prossimo anno scolastico” afferma in una nota la Flc Cgil.
Richieste di trasparenza e correttezza nella gestione dei concorsi
I sindacati insistono sulla necessità di una gestione più trasparente e corretta dei concorsi pubblici, al fine di garantire il rispetto dei diritti dei candidati e l’affidabilità delle procedure selettive. La richiesta principale è che il Ministero dell’Istruzione individui e corregga tempestivamente eventuali errori, evitando che le conseguenze ricadano sui partecipanti.
Prossimi passi del Ministero
Il Ministero ha ricordato, in una nota inviata in redazione, che nei concorsi del 2020 sono stati rilevati 93 quesiti errati, dei quali 89 sono stati annullati in autotutela e 4 per decisione della giustizia amministrativa.
Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ha garantito che “sarà fatto un accertamento puntuale delle responsabilità individuali alla base dell’errore”, e che “nei confronti dei responsabili scatteranno le sanzioni del caso”.