Entro il 2024 il Metaverso per la scuola: “Non racconterete agli studenti com’erano i dinosauri, ma li farete camminare in mezzo a loro”
Meta, azienda leader nel campo della realtà virtuale e aumentata, ha annunciato il lancio di una nuova iniziativa dedicata al settore dell’istruzione. Entro la fine dell’anno, la società introdurrà una funzionalità che trasformerà i suoi visori Quest in strumenti essenziali per l’apprendimento scolastico.
Il progetto si basa su un ampio processo di consultazione e collaborazione con educatori e ricercatori a livello globale. Nick Clegg, Presidente Affari Globali di Meta, ha illustrato come il nuovo servizio sia frutto di un’intensa attività di sviluppo congiunto con esperti del settore. L’obiettivo è quello di convertire le aule tradizionali in spazi completamente digitali, facilitando così un apprendimento più interattivo e immersivo.
La soluzione proposta da Meta permetterà una gestione più agile e autonoma delle lezioni virtuali. Gli studenti potranno avviare autonomamente le fasi di apprendimento, mentre i docenti avranno accesso a strumenti specifici per il loro lavoro, tra cui la possibilità di gestire i visori collegati e di inviare contenuti tridimensionali. Questo sistema promette di superare i limiti delle aule fisiche, offrendo esperienze educative altrimenti non realizzabili.
Le tecnologie impiegate nel metaverso di Meta apriranno la porta a scenari didattici prima inimmaginabili. Ad esempio, gli studenti potranno esplorare ambienti preistorici tra i dinosauri o partecipare a laboratori di scienze equipaggiati con strumenti avanzati e costosi, il tutto in sicurezza. Queste esperienze, oltre a eliminare i rischi legati a determinate attività formative, potenziano l’apprendimento rendendolo più coinvolgente e efficace.
L’istruzione si configura come un settore chiave per la diffusione delle tecnologie avanzate. Clegg ha sottolineato come un numero crescente di sviluppatori stia lavorando su applicazioni dedicate specificamente all’ambito educativo. Un esempio è dato dalla New Mexico State University, che utilizza già i visori Quest per corsi di diritto penale, immergendo gli studenti in scene di crimini virtuali per affinare le loro tecniche investigative.