Emergenza Coronavirus, suggerimenti e sitografia per attività didattica e formativa a distanza

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Emergenza Coronavirus: l’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna propone un contributo a sostegno della promozione di attività didattiche e formative a distanza, a vantaggio degli studenti come pure del personale docente.

Aspetti fondativi
1) La questione dello spazio.
La scuola, in quanto comunità educante, non è solo un luogo fisico, quanto piuttosto uno “spazio” – umano, relazionale, esperienziale – che promuove e consolida apprendimenti, competenze disciplinari e relazioni di valore fra gli studenti e fra tutti coloro che vi operano.

In questo momento di complessità l’Istituzione scuola è, quindi, chiamata ad individuare modalità concrete per alimentare lo “spazio educativo”, per trasformare la chiusura “forzata” in occasione di consolidamento di prassi educative e relazionali, attraverso modalità comunicative “a distanza”.

2) La questione del tempo.
E’ necessario che l’Istituzione scuola si adoperi per impedire che le giornate di chiusura siano vissute come un “tempo vuoto” dalla didattica. Si tratta anche di fare in modo che questo tempo venga riempito di senso e destinato anche ad attività didattiche, così da evitare una cesura eccessiva fra il “tempo scuola di prima” e il “tempo senza scuola di adesso”. Si tratta dunque di sostenere negli studenti nuove forme di responsabilità e
condivisione, mantenendo, il più possibile, la “routine” positiva del fare scuola.

3) La questione della ragione.
L’educazione critica è uno dei fondamenti di senso del fare scuola. In questo tempo di oggettiva confusione comunicativa, “psicosi” e comportamenti irrazionali, assume particolare importanza anche l’attento accompagnamento degli studenti alla comprensione della realtà, al discernimento di ciò che è reale da ciò che reale non è, ad esempio per non
essere travolti da fake news. Solo così si impara a fronteggiare la paura ed a riconoscere riferimenti autorevoli.

4) La questione della formazione del personale scolastico.
Spazio, tempo, ragione, sono dimensioni con le quali l’essere umano si confronta nel quotidiano, indipendentemente dall’età. Questo tempo! e questo spazio! sono opportunità ragionevoli, per il personale scolastico, di ri-pensamento della propria competenza professionale. Ad esempio, mediante azioni di approfondimento, formazione e aggiornamento culturale e professionale, riflessioni sulla documentazione educativa e, non
da ultimo, scambio di informazioni, esperienze e materiali didattici.
E’ perciò utile vengano utilizzate, il più possibile, ognuna delle qualificate opportunità formative rese disponibili on-line da questo Ufficio Scolastico Regionale, così come da altre autorevoli Istituzioni. Nella consapevolezza della enorme mole di materiali formativi  disponibili on-line, si fornisce scheda sitografica, non esaustiva, indicizzata per tematiche
(allegato 1).

Prima di suggerire alcuni strumenti tecnologici, si risalta che, ove gli stessi siano “deboli” o non sufficientemente implementati, è comunque possibile – anche in considerazione dei diversificati livelli di autonomia – l’offerta di attività che rientrano nell’ordinaria prassi didattico-metodologica. A titolo esemplificativo: letture, stesura di semplici testi, anche a carattere epistolare o nella forma del diario, svolgimento di esercizi sui manuali in adozione, realizzazione di elaborati grafico-pittorici a tema, approfondimenti attraverso ricerche, con complessità mano a mano crescenti in ragione dell’età.

Le predette attività didattiche andranno altresì offerte – se possibile, con ancora maggiore cura in relazione al Piano Educativo Individualizzato e al Piano Didattico Personalizzato – agli studenti con disabilità certificate ai sensi della Legge 104/1992, così come agli studenti con DSA o con ulteriori bisogni educativi speciali.

Suggerimenti tecnologici

a) Ambienti di lavoro complessi (piattaforme)

Piattaforme strutturate di condivisione. In particolar modo se si prevede la gestione di classi on-line, permettono la distribuzione riservata di materiali didattici, l’assegnazione agli studenti di attività da svolgere a distanza, l’interazione su testi e documenti digitali, la restituzione degli elaborati eventualmente prodotti. Al di là di eventuali sistemi di messaggistica interni alla piattaforma, questi strumenti sono da utilizzarsi per attività
asincrona;
Strumenti per videochiamate. Possono consentire la realizzazione ‘in diretta’ di attività con gruppi (non numerosi) di studenti e/o tra docenti, garantendo laddove necessario, un eventuale supporto a singoli studenti tramite chiamate dirette;
Realizzazione di dirette streaming (es. dirette per tutta la classe). Possono essere attivate solo attraverso soluzioni tecniche complesse, di norma non comprese nelle dotazioni delle singole piattaforme; sono utilizzabili solo dove esistono esperienze consolidate e supporti tecnici ‘forti’ e consentono l’interazione “da uno a molti”.

b) Strumenti di comunicazione ordinaria
Sistemi di registro elettronico. Questi, nella quasi totalità dei casi, prevedono aree riservate alla didattica e alle comunicazioni giornaliere. Costituiscono in tali casi una base sicura per la comunicazione asincrona con le classi e consentono la distribuzione
facilitata di materiali digitali;
Posta elettronica. Utilizzabile per contatti diretti e diffusione di materiali laddove l’Istituto scolastico abbia definito una propria “politica” di creazione e distribuzione di indirizzi (caselle) destinati a personale e studenti. L’impiego della posta elettronica
mediante indirizzi privati può essere eventualmente previsto – come sopra richiamato – solo nel quadro applicativo del GDPR definito a livello d’Istituto.

c) Fruizione di contenuti didattici su piattaforme diverse da quella della singola scuola

I docenti potranno valutare l’utilizzo dei contenuti disponibili:
• sulle piattaforme proprietarie degli editori (per i testi in adozione, o in seguito ad acquisti o abbonamenti specifici attivati dalla scuola) o di altri proponenti, laddove esistano i diritti di accesso a queste risorse;
• su piattaforme a libero accesso (materiali distribuiti in creative common/open source o in ogni caso disponibili ad accesso gratuito). Necessaria in questo caso, da parte dei docenti, la valutazione preventiva della fonte e l’indicazione precisa agli studenti per l’accesso ad ogni singola risorsa segnalata.

Supporto ed help-desk del Servizio Marconi TSI

Presso l’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna è da molti anni operativo il Servizio Marconi – Tecnologie per la Società dell’Informazione (TSI).
di cui si è fin qui suggerita l’attivazione.

Per informazioni, suggerimenti, precisazioni sulla didattica digitale, il Servizio Marconi può essere facilmente attivato ai seguenti recapiti:
– all’indirizzo mail: [email protected];
– ai recapiti telefonici: 051-3785267/268;
– al portale web: http://serviziomarconi.istruzioneer.gov.it.

Coronavirus, pubblicato Decreto nuove direttive: sì didattica a distanza, stop a gite fino al 15 marzo e certificati medici per rientrare a scuola. Scarica il PDF

Le FAQ del Ministero sulla didattica a distanza

  1. Per attivare la didattica a distanza le scuole devono aspettare indicazioni dal Ministero?

    Secondo quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020 i Dirigenti Scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica è stata sospesa per l’emergenza sanitaria possono attivare, di concerto con gli organi collegiali competenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza, con particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

  2. Il Ministero come supporterà la didattica a distanza?

    Il Ministero sta integrando l’offerta di strumenti, community, chat e classi virtuali con una piattaforma interamente dedicata alla didattica a distanza, per assicurare a tutte le scuole che ne facciano richiesta la possibilità di avere gratuitamente strumenti e mezzi, garantendo il diritto allo studio a tutti.

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Corso di dizione e fonetica per docenti, seconda edizione: “La forma che esalta il contenuto. L’insegnante come attore sul palcoscenico scuola”