“Eliminerei i cellulari dalle classi, ma non ci riusciranno”. Le parole di Umberto Galimberti: “Tutte le cose che s’impongono in termini proibizionisti non funzionano”

WhatsApp
Telegram

“È giusto vietare i cellulari a scuola, io li eliminerei del tutto. Ma è un’impresa che non riuscirà”. Parola del filosofo Umberto Galimberti, che all’agenzia DIRE esprime il suo parere senza mezzi termini sulla spinosa questione degli smartphone in classe.

“Cosa vuol dire che c’è un professore che parla e tu guardi nel tuo telefono, cosa vuol dire che ci si dà una versione di greco e te la tiri giù dal telefonino? Certo che devono essere eliminati!”, afferma Galimberti, sottolineando l’inadeguatezza di un uso distratto e improprio dei dispositivi durante le ore di lezione.

Tuttavia, il filosofo si mostra scettico sulla reale possibilità di applicare un divieto efficace: “Quest’impresa non riuscirà, perché tutte le cose che s’impongono in termini proibizionisti non funzionano”. Una sfida complessa, dunque, che sembra mettere in luce la difficoltà di arginare l’influenza pervasiva del mondo digitale, anche tra i banchi di scuola.

Leggi anche

Da Cortellesi a Favino passando per Novara e Pellai, stop ai cellulari e ai social fino ai 16 anni. Valditara approva: “I maggiori pedagogisti confermano quanto il governo ha deciso da tempo”

PETIZIONE

Stop ai cellulari in classe anche per scopi didattici, ecco la CIRCOLARE di Valditara: “Smartphone fonte di distrazione”

WhatsApp
Telegram

“La dichiarazione IRAP e 770. Guida alla compilazione”: oggi webinar gratuito Eurosofia. Posti limitati