Elaborato di Storia svolto da Intelligenza Artificiale (con citazione di libri inesistenti), studente sospeso. Il giudice da ragione alla scuola. Succede in Massachusetts

Un giudice federale di Boston, Paul Levenson, ha respinto la richiesta dei genitori di uno studente di una scuola superiore in Massachusetts di eliminare un provvedimento disciplinare, dopo aver utilizzato un tool di intelligenza artificiale per svolgere un compito, violando le regole di integrità accademica. Il giudice rigetta anche la richiesta della famiglia di aumentare il voto in Storia, materie per la quale il figlio aveva presentato il compito.
Adeguatezza delle regole scolastiche
Non ci sono dubbi per il giudice, la scuola, la Hingham High School, ha agito bene nel ritenere che l’uso dell’AI per il compito violasse le regole contro il plagio. Pur riconoscendo le sfide poste dall’intelligenza artificiale, ha ritenuto le politiche della scuola sufficientemente chiare e ha respinto la richiesta di modifica del voto (da C+ a B) e di cancellazione del provvedimento disciplinare.
Il fatto
Nel dicembre 2023, lo studente era stato accusato di aver copiato e incollato testi generati da IA, includendo anche citazioni a libri inesistenti, per un compito di AP U.S. History. Come sanzione, ha ricevuto una sospensione dalla National Honor Society, a cui è stato poi riammesso scontato il periodo di punizione.
Accuse di violazione dei diritti dello studente
I genitori hanno sostenuto che la scuola avesse violato i diritti costituzionali del figlio, non chiarendo come le regole sull’onestà accademica si applicassero all’uso dell’AI.
Conclusioni del Giudice sull’uso dell’IA
Di diverso avviso il Giudice il cui giudizio ha sancito due aspetti importanti. Da un lato ha punito l’utilizzo della IA non come strumento per la ricerca di materiale (come ad esempio il brainstorming, la richiesta di approfondimento di concetti oppure per il controllo della correttezza testuale), ma semplicemente quale generatore di un testo che è stato utilizzato senza alcuna rielaborazione o controllo delle fonti. Dall’altro, ha ritenuto ragionevole e corretta la presenza di un regolamento all’interno dell’istituto, con l’obiettivo educativo di orientare verso un uso corretto delle nuove tecnologie.