Effetto Sinner sulla pratica del tennis sui bambini. Il pediatra: “Un fatto positivo perché promuove l’attività motoria e sportiva”
Le recenti imprese di Jannik Sinner e Jasmine Paolini hanno proiettato il tennis italiano ai massimi livelli. Sinner è diventato il primo azzurro numero 1 del ranking mondiale ATP, mentre Paolini ha fatto il suo ingresso nella top 10 del ranking WTA, vivendo una favola personale. Sono tempi d’oro per gli azzurri del tennis, e le loro gesta stanno accendendo la passione di tanti giovani sportivi in erba.
È un fenomeno già osservato in passato, come durante i Mondiali di calcio o altre importanti competizioni. Quando ci sono grandi successi di atleti italiani, cresce l’interesse dei bambini e degli adolescenti verso quello sport. “Come sempre avviene in questi casi, anche stavolta è atteso un incremento del numero di giovani che iniziano a praticare il tennis,” spiega il pediatra Italo Farnetani, pronto ad assistere a “un prevedibile aumento di richieste per questo sport”.
La regola numero uno, ribadisce Farnetani, è lasciare che siano i ragazzi a scegliere liberamente lo sport da praticare, consapevoli che i modelli offerti dall’attualità e gli amici che praticano uno sport specifico sono i principali motori delle loro scelte.
Il tennis presenta numerosi vantaggi: conferisce agilità ed elasticità all’organismo impegnando quasi tutti i muscoli, stimola i riflessi e la resistenza, e fa consumare dalle 7 alle 11 calorie al minuto, rendendolo una valida forma di attività contro sovrappeso e obesità.
Sebbene non ci siano ancora dati precisi, ricerche passate hanno dimostrato l’esistenza dell'”effetto Mondiali” o “effetto Europei” nel calcio, e fenomeni simili sono stati osservati nel nuoto dopo le vittorie degli azzurri. Farnetani è pronto a scommettere che succederà anche dopo le Olimpiadi di Parigi 2024, se emergeranno grandi performance degli italiani in una particolare disciplina.
“È un fenomeno consolidato, ed è un fatto positivo perché promuove l’attività motoria e sportiva,” conclude il pediatra, invitando istituzioni, amministrazioni locali e società sportive a promuovere e proporre corsi di tennis con personale qualificato e professionale, per cogliere lo slancio positivo di bambini e adolescenti.