Educazione stradale, “Io in strada”. Scarica UDA per l’Infanzia

Dall’adozione della Giornata Mondiale della Memoria per le Vittime della Strada, ai sensi della risoluzione 60/5 dell’Assemblea Generale, l’osservanza si è diffusa in un numero crescente di paesi in ogni continente.
La Giornata è diventata uno strumento importante negli sforzi globali per ridurre le vittime della strada. Offre un’opportunità per attirare l’attenzione sull’entità della devastazione emotiva ed economica causata dagli incidenti stradali e per riconoscere la sofferenza delle vittime di incidenti stradali e il lavoro dei servizi di supporto e soccorso.
Ringraziamo i servizi di emergenza e facciamo un’opera di riflessione collettiva
La Giornata Mondiale della Memoria per le Vittime della Strada (denominata WDR) viene ricordata il 18 di novembre di ciascun anno in ogni parte del mondo – per far ricordo dei milioni di morti e feriti caduti sulle strade del mondo, insieme alle loro famiglie, amici e molti altri che sono anche colpiti. È anche un giorno in cui ringraziamo i servizi di emergenza e facciamo un’opera di riflessione collettiva sull’enorme onere e costo di questo continuo disastro giornaliero sia per le famiglie coinvolte che per le comunità e i Paesi e, congiuntamente a ciò, anche sui modi per fermarlo. Le morti e gli incidenti stradali sono eventi improvvisi, violenti e traumatici. Il loro impatto è duraturo, spesso permanente. Ogni anno, milioni di persone appena ferite e in lutto provenienti da ogni angolo del mondo si aggiungono agli innumerevoli milioni che già soffrono. Il bilancio cumulativo è davvero enorme.
La prevenzione, le vittime, la sofferenza e il dolore collettivo
Il dolore e l’angoscia vissuti da questo enorme numero di persone è tanto maggiore perché molte delle vittime sono giovani, perché molti degli incidenti avrebbero potuto e avrebbero dovuto essere prevenuti e perché la risposta dei governi e della società alla morte e ai feriti della strada e al lutto e le vittime ferite sono spesso inadeguate, antipatiche e inadeguate a una perdita della vita o della qualità della vita. Questa speciale Giornata della Memoria intende quindi rispondere al grande bisogno delle vittime di incidenti stradali di riconoscimento pubblico della loro perdita e sofferenza. È diventato anche uno strumento importante per i governi e per coloro che lavorano per prevenire gli incidenti o per rispondere alle conseguenze, poiché offre l’opportunità di dimostrare l’enorme portata e impatto delle vittime e dei feriti sulla strada e l’urgente necessità di azione.
È stato inoltre lanciato un sito web dedicato per far conoscere maggiormente la Giornata e collegare i paesi attraverso la condivisione di obiettivi comuni e il ricordo delle persone uccise e ferite in incidenti.
Gli incidenti nel mondo servono da monito
Gli incidenti stradali uccidono ogni anno circa 1,25 milioni di persone, il 90% delle quali nei paesi a medio e basso reddito. Tali incidenti sono la principale causa di morte tra i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni. Quasi la metà di tutti i decessi per incidenti stradali riguarda pedoni, ciclisti e motociclisti.
Esprimendo la sua preoccupazione per il continuo aumento, in particolare nei paesi in via di sviluppo, di incidenti stradali e feriti in tutto il mondo, l’Assemblea Generale ha invitato gli Stati membri e la comunità internazionale a riconoscere la terza domenica di novembre di ogni anno come Giornata mondiale della memoria per le vittime della strada .
Il rapporto sullo stato globale sulla sicurezza stradale 2015
Il rapporto sullo stato globale sulla sicurezza stradale 2015, che riflette le informazioni provenienti da 180 paesi, indica che in tutto il mondo il numero totale di morti per incidenti stradali si è stabilizzato a 1,25 milioni all’anno, con i più alti tassi di mortalità stradale nei paesi a basso reddito. Negli ultimi tre anni, 17 paesi hanno allineato almeno una delle loro leggi alle migliori pratiche su cinture di sicurezza, guida in stato di ebbrezza, velocità, caschi da motociclista o sistemi di ritenuta per bambini.
Questo rapporto funge da base per il decennio di azione per la sicurezza stradale 2011-2020, dichiarato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Settimana mondiale della sicurezza stradale
Inoltre, per evidenziare la difficile situazione dei bambini sulle strade del mondo e generare azioni per garantire meglio la loro sicurezza, l’ONU conduce la Settimana mondiale della sicurezza stradale che però non si tiene nello stesso periodo dell’anno.
L’ultima di esse ha avuto luogo dal 17 al 23 maggio. Si è trattata della sesta edizione della “Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale” delle Nazioni Unite, che punta a far risaltare i benefici che si traggono nell’avere città con molte strade a bassa velocità nei centri urbani. La Settimana, inoltre, invita in modo particolare gli amministratori pubblici a mettere in atto alcune azioni per limitare la velocità nelle strade dei centri urbani di tutto i Paesi nel mondo (30 km/h), laddove le persone vivono, esercitano la loro professione e giocano. Le strade a bassa velocità riconsegnano, infatti, le città alla certa sicurezza, rendendole più sane, verdi e, principalmente, maggiormente vivibili.
Unità di apprendimento educazione stradale
Di particolare impegno, nonostante l’insegnamento dell’Educazione Civica abbia incluso anche questo segmento del diritto e delle regole della convivenza civica, l’UDA denominata “Io in strada…” realizzata con grande professionalità e competenza dai docenti dell’Istituto Comprensivo “Cremona Uno” di Cremona diretto, con grande competenza, dal dirigente scolastico dott.ssa Maria Giovanna Daniela Manzia. L’UDA è stata realizzata dal team docente della scuola dell’infanzia S. Ambrogio ed è stata coordinata dai docenti Davo’ Mila e Di Stasi Anna Grazia.
Si legge nelle motivazioni pedagogiche “la motivazione che sta alla base della realizzazione di un progetto di educazione stradale nella scuola dell’infanzia è quella di favorire nei bambini l’acquisizione di comportamenti adeguati e sicuri per la strada”.