Educazione sessuale a scuola, a Milano parte il progetto ‘A Luci Accese’

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Educazione sessuale nelle scuole superiori di Milano. Si tratta dell’accordo tra Comune e Reckitt Benckiser Healthcare, con Durex Italia, con un progetto ricco di iniziative.

L’accordo, siglato nella sede del Comune e che riguarderà anche la realizzazione della nuova edizione dell’Osservatorio ‘Giovani e Sessualità’ sul territorio di Milano, rende ufficiale la collaborazione nell’ambito del progetto ‘A Luci Accese’, e porterà Milano ad essere tra le prime città in Italia a prevedere, dall’anno scolastico 2024/2025, una proposta di corsi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole superiori.

L’iniziativa, si legge su Ansa, in collaborazione con Ala Milano Onlus, prevede per le classi coinvolte un laboratorio interattivo di 6 ore, suddiviso in 3 incontri con professionisti (educatori, psicologi, sessuologi).

Verranno garantiti spazi di ascolto non giudicanti e riguardo ai genitori, verranno messi a disposizione materiali informativi e video su una piattaforma digitale.

L’UNESCO, nel 2018, ha sottolineato l’importanza dell’educazione sessuale nelle scuole, sottolineando come essa possa guidare bambini e ragazzi nello sviluppo di conoscenze, competenze, atteggiamenti e valori fondamentali per la loro realizzazione, salute, benessere e dignità.

Già nel 2010, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva raccomandato l’inizio di tali programmi educativi fin dai primi anni di vita.

In Italia, recentemente, in seguito al tragico caso di Giulia Cecchettin, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha presentato un progetto per introdurre l’“Educazione alle relazioni” nelle scuole superiori, sebbene ancora in forma non obbligatoria e confinata al doposcuola.

Il problema è che ad oggi, l’educazione sessuale in Italia risulta disomogenea e limitata, spesso affidata alla volontà di singoli presidi e Regioni. Nel 2016/2017, su 5.364 istituti superiori pubblici, meno di 1.400 avevano percorsi attivi di educazione sessuale. Sebbene il numero sia cresciuto, con la pandemia si è assistito a un calo.

In Europa la situazione è un po’ diversa per diverse nazioni.

In 20 Stati membri, l’educazione sessuale è obbligatoria, con programmi e approcci variabili. Paesi come Svezia, Austria, Germania, Francia e Spagna mostrano avanzamenti significativi in questo ambito, integrando l’educazione sessuale nelle loro programmazioni scolastiche.

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