Educazione sentimentale, Gratteri: “Prima dello Stato viene la famiglia e se è sbagliata allora bisogna intervenire con gli assistenti sociali”

Nel corso del programma ‘Dimartedì’ su La7, il procuratore Capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha affrontato il tema del femminicidio in Italia.
Durante l’intervista, Floris ha interrogato Gratteri sulla presunta prevalenza di una cultura patriarcale come fattore scatenante dei femminicidi. Tuttavia, il procuratore ha respinto questa teoria, attribuendo la colpa a fattori differenti. Secondo Gratteri, la radice del problema risiede nell’abbandono dei giovani, in una cattiva educazione e nell’egoismo dei genitori che non seguono adeguatamente i propri figli. Gratteri sottolineato anche l’importanza delle aspettative eccessive riguardo le prestazioni dei giovani.
Al centro della discussione si è posto anche il ruolo dello Stato e della famiglia nella prevenzione di tali crimini. Gratteri ha sottolineato la priorità della famiglia, ma ha anche riconosciuto la necessità di un intervento statale in casi di famiglie disfunzionali. Gratteri, poi, ha suggerito l’adozione di misure severe come la rimozione della patria potestà in situazioni estreme, evidenziando la necessità di agire tempestivamente per prevenire l’assorbimento di una “cultura mafiosa o sbagliata” da parte dei giovani.