Educazione sentimentale a scuola, la psicoterapeuta Oliviero Ferraris: “I social hanno sostituito il gruppo di amici. Oggi si affoga in uno smartphone”

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L’adolescenza, una fase della vita caratterizzata da esplorazione e sperimentazione, sembra oggi attraversare un periodo di profonda trasformazione. 

Anna Oliverio Ferraris, psicoterapeuta di spicco, in un’intervista a Quotidiano Nazionale, solleva interrogativi critici sulla natura delle relazioni amorose tra adolescenti, che sembrano assumere contorni sempre più gravi, quasi paragonabili a un matrimonio precoce o a una prigionia.

La tendenza degli adolescenti a “sigillarsi” in relazioni esclusive e pesanti fin da una giovane età desta preoccupazione. Ferraris porta l’esempio di una ragazza di 17 anni che considera il fidanzato come un “marito”, pianificando la vita a due in maniera dettagliata e precocemente. Questo tipo di relazione, lungi dall’essere un caso isolato, riflette una problematica più ampia, dove l’amore, che dovrebbe essere caratterizzato da leggerezza e gioia, si trasforma in un peso costellato di aspettative e responsabilità eccessive.

I genitori giocano un ruolo cruciale in questa dinamica, spesso involontariamente. Ferraris critica la tendenza di alcuni genitori a vantarsi delle relazioni sentimentali precoci dei propri figli, alimentando un ciclo di aspettative irrealistiche e di pressioni. La commercializzazione dell’amore, sostenuta da un marketing aggressivo che non risparmia nemmeno i più giovani, contribuisce a questo fenomeno, trasformando l’espressione dell’affetto in un atto di consumo piuttosto che di genuino sentimento.

L’isolamento sociale, accentuato dall’uso intensivo dei social media, è un altro fattore che contribuisce alla problematica. Ferraris osserva come, in passato, il gruppo di coetanei offrisse un contesto sociale ricco e diversificato, un supporto fondamentale nella gestione delle dinamiche relazionali. Oggi, al contrario, i giovani tendono a isolarsi, limitando le proprie interazioni sociali alla coppia e perdendo così preziose opportunità di crescita e confronto.

La soluzione proposta da Ferraris risiede in un impegno collettivo verso un’educazione sentimentale continua, incentrata sul rispetto, la convivenza e l’intelligenza sociale. È essenziale che i giovani apprendano a vivere esperienze autentiche, lontane dagli schermi, valorizzando l’importanza del contatto umano, della creatività e dell’esplorazione sensoriale.

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