Educazione motoria, divampa il dibattito sui social: “Perché c’è il voto? Non tutti sono portati”

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Un post su X ha acceso i riflettori sul controverso ruolo dell’educazione fisica nel sistema scolastico. Molti utenti del social network si interrogano: “Educazione fisica deve essere considerata alla stregua delle altre materie?”

Un’utente scrive: “Per me è follia che educazione fisica sia una materia che fa media. A scuola si studia, non vedo il motivo per cui la mia bravura in uno sport debba rovinarmi la media”. Il tweet ha generato una cascata di opinioni contrastanti, alimentando il dibattito sulla valutazione dell’educazione fisica.

Alcune utenti sostengono l’introduzione di materie “più utili”, come lezioni di economia o primo soccorso. “Perché non farci fare qualcosa di utile?”, chiede un utente che, nonostante sia sportivo, ritiene che ci siano discipline più rilevanti da insegnare.

Un altro punto sollevato è la monotonia delle lezioni di educazione fisica, spesso ridotte a semplici partite di calcio. “In realtà, dovrebbe insegnare che abbiamo un corpo e dobbiamo prendercene cura”, sottolinea un utente, evidenziando la mancata attuazione di un programma di educazione fisica più ampio e completo.

“I docenti di scienze motorie valutano l’impegno e la disciplina, non la prestazione in sé”, sostiene un altro utente, rilevando che anche gli studenti meno dotati fisicamente possono ottenere voti elevati se dimostrano impegno.

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