Educazione motoria alla primaria, Valente (M5S): un traguardo storico. Ora estenderla a tutte le classi. INTERVISTA

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L’insegnante di educazione motoria alla primaria diventa realtà: la norma in legge di Bilancio prevede l’introduzione del docente specializzato a partire dal 2022/23 nelle classi quinte e dal 2023/24 nelle classi quarte. Si tratta di un primo passo avanti per Simone Valente, deputato del Movimento 5 Stelle, componente della VII Commissione Cultura alla Camera, ed ex sottosegretario allo Sport.

Una novità storica in legge di Bilancio: l’introduzione dell’insegnante di educazione motoria nella scuola primaria. Un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, in particolare il suo. Lei fu il primo firmatario di una proposta di legge con lo stesso obiettivo nella scorsa legislatura e in questa ha lavorato molto sulla questione insieme alla deputata Virginia Villani. Una proposta che poi è rimasta ferma al Senato. La misura nella Manovra 2022, ricordando la sua proposta, la soddisfa pienamente?

Sicuramente è un traguardo storico, considerando che da più di 40 anni il mondo dell’educazione fisica chiedeva un provvedimento del genere e che in Parlamento ci battevamo per questo scopo sin dalla scorsa legislatura. Per tanto tempo è sembrato un obiettivo irraggiungibile ma alla fine la perseveranza ha ripagato. E bisogna essere davvero felici pensando al contributo all’accrescimento della cultura del movimento nel nostro Paese ma soprattutto ai benefici su alunni e alunne. Prevedere docenti che hanno competenze certificate per insegnare educazione fisica, infatti, vuol dire prendersi cura delle nuove generazioni, accompagnarle in una crescita sana, evitando l’abbandono della pratica sportiva nell’adolescenza.

È sufficiente? Cosa manca?

Per noi è il primo passo, per quanto di grande rilevanza, perché d’ora in poi inizieremo a lavorare in Parlamento affinché la misura sia estesa anche alle altre classi della scuola primaria, innanzitutto, e affinché il ruolo dell’educazione fisica sia sempre più riconosciuto. È necessario un vero e proprio cambio di mentalità in questo senso, che non metta mai più in discussione il valore del movimento per il benessere psico-fisico delle persone, soprattutto per i più piccoli. Finora, purtroppo, l’educazione fisica è stata molto trascurata.

In Parlamento non si è ancora concluso l’iter della legge 992, di cui avevamo parlato recentemente con la sua collega Virginia Villani. Ora che la norma è entrata in legge di bilancio, cosa ne sarà di quella legge?

Il ddl 992 fu approvato all’unanimità alla Camera ma poi bloccato al Senato, nonostante la proposta, in linea generale, incontrasse l’approvazione di tutte le forze politiche. Al momento quindi possiamo dire che sia su un binario morto purtroppo, ma potrebbe rappresentare lo strumento giusto con cui far ripartire la discussione in Parlamento, per estendere e migliorare ulteriormente la norma inserita in legge di bilancio. A partire, magari, proprio dalla sua estensione a tutte le classi delle primarie.

Dissenso e preoccupazione sono stati espressi dagli insegnanti della primaria. I maestri di Attività sportive e motorie nella scuola primaria che fine faranno? Come cambierà il monte ore lavorativo?

Gli insegnanti della primaria non hanno motivo di preoccuparsi: la legge di bilancio prevede che le ore di educazione fisica saranno aggiuntive, non ricomprese nel monte ore lavorativo attuale. Dunque nulla cambierà per chi già insegna nelle scuole. Oltretutto, nelle classi dove è previsto il tempo pieno, l’ora di educazione fisica si svolgerà in compresenza.

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