Educazione finanziaria, italiani bocciati: maggiori difficoltà per le donne, a rischio “violenza economica. Insegnarla fin dalla primaria”
L’Italia registra livelli insoddisfacenti di conoscenza finanziaria e assicurativa, con oltre il 12% della popolazione definita “analfabeta” in materia e solo il 40% che raggiunge la sufficienza. Secondo l’Edufin Index, realizzato da Alleanza Assicurazioni insieme a Fondazione Mario Gasbarri e SDA Bocconi, il punteggio medio degli italiani si attesta a 56 su 100, evidenziando la necessità di migliorare le competenze in ambito economico.
Disparità di genere e difficoltà per giovani e abitanti del Sud
I dati mostrano maggiori difficoltà per le donne, che ottengono punteggi inferiori di circa cinque punti rispetto agli uomini, e per i giovani tra 18 e 25 anni e gli abitanti del Sud. Tra le donne in coppia, è spesso il partner a prendere decisioni economiche, anche quando sono loro le principali percettrici di reddito. Questo squilibrio può esporre le donne al rischio di “violenza economica”, un fenomeno che non si riscontra tra le donne single.
Il ruolo della scuola e l’impegno delle istituzioni
Dopo un breve miglioramento delle competenze finanziarie nel 2023, dovuto all’aumento dell’interesse verso inflazione e mutui, il livello di attenzione sembra essersi stabilizzato. Un nuovo impulso potrebbe però arrivare dai programmi scolastici, con l’introduzione dell’educazione finanziaria già nella scuola primaria, nell’ambito dell’educazione civica. La proposta è ben accolta da due insegnanti su tre e dall’80% dei genitori.