Educazione finanziaria in tutti i gradi d’istruzione, la proposta Anief nel decreto “Competitività dei capitali”: lezioni da affidare a un docente esperto e con ore settimanali aggiuntive

Dopo l’arrivo dell’educazione civica, nelle scuole a breve potremmo assistere anche alle lezioni di educazione finanziaria: richiesta arriva dal sindacato Anief, attraverso una specifica proposta di modifica del disegno di legge “Competitività dei capitali” (Atto Senato 674).
Con la richiesta, inviata alla VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato che sta esaminando gli emendamenti al decreto, si intende modificare l’articolo 21 del testo introducendo l’insegnamento dell’educazione finanziaria in ogni ordine e grado scolastico: le lezioni si svolgerebbero durante le ore di educazione civica.
Il sindacato ha chiesto di dare autonomia alla materia con un monte ore 33 annuali aggiuntive nella scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre le ore diventerebbero 66 ore nella scuola secondaria di secondo grado con un docente specialista della materia su temi economici e giuridici. La richiesta dell’Anief prevede l’introduzione anche dell’insegnamento del diritto e delle istituzioni europee. “Siamo convinti che l’insegnamento dell’educazione finanziaria sia fondamentale per fornire ai giovani gli strumenti utili a gestire al meglio le finanze personali e comuni – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, riteniamo che le lezioni debbano però essere affidata ad un docente esperto e che debbano prevedere un monte orario settimanale aggiuntivo insieme al diritto europeo”.
Tutte le proposte di emendamento del sindacato autonomo Anief al disegno di legge “Competitività dei capitali”: cliccare qui.
IL DISEGNO DI LEGGE
Disegno di legge “Competitività dei capitali” N. 674:
Il testo del disegno di legge all’articolo 21:
(Misure in materia di educazione finanziaria)
1. Alla legge 20 agosto 2019, n. 92, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 1, comma 1, dopo la parola: « culturale » è inserita la seguente: « , economica »;
b) all’articolo 1, comma 2, le parole: « diritto alla salute e al benessere della persona » sono sostituite dalle seguenti: « diritto alla salute, al benessere della persona e all’educazione finanziaria, con particolare riguardo alla finanza personale, al risparmio e all’investimento »;
c) all’articolo 3, comma 1, alinea, le parole: « con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca » sono sostituite dalle seguenti: « con decreto del Ministero dell’istruzione e del merito e, con specifico riferimento alla lettera h-bis), d’intesa con la Banca d’Italia e la Commissione nazionale per le società e la borsa e sentite le associazioni maggiormente rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari, »;
d) all’articolo 3, comma 1, dopo la lettera h) è aggiunta la seguente:
« h-bis) educazione finanziaria »;
e) all’articolo 3, comma 2, dopo le parole: « e alla cittadinanza attiva » sono inserite le seguenti: « e l’educazione finanziaria ».
2. All’articolo 24-bis del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2017, n. 15, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 10 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: « A decorrere dall’anno 2023, il Comitato, con propria delibera, approva il piano triennale di attività, in coerenza con il programma di cui al comma 3 e tenuto conto degli accordi di cui al comma 10-bis »;
b) dopo il comma 10,è inserito il seguente:
«10-bis. Il Ministero dell’istruzione e del merito, sentito il Comitato, sottoscrive appositi accordi con la Banca d’Italia e la Commissione nazionale per le società e la borsa al fine di promuovere la cultura dell’educazione finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica e nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente».