Educazione finanziaria, 47% studenti la vorrebbe come disciplina curricolare

Skuola.net ha svolto un’indagine relativa all’educazione finanziaria su un campione di 10mila studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Educazione finanziaria: studenti la vorrebbero approfondire
Il 47% degli intervistati, riferisce l’Ansa, vorrebbe che l’educazione finanziaria rientrasse nella normale attività didattica, quindi come disciplina curricolare.
Il 28%, invece, vorrebbe dei corsi facoltativi.
La richiesta di approfondimento, sia esso facoltativo che obbligatorio, discende dalla consapevolezza delle scarse competenze in materia.
Lacune studenti
Riportiamo a titolo esemplificativo alcuni dei dati dell’indagine:
- quasi tutti gli intervistati fanno confusione tra il funzionamento delle carte di credito e quello delle carte di debito e viceversa;
- solo 1 giovane su 4 sa che le carte prepagate, utilizzate per i pagamenti online, sono diverse da quelle di credito e di debito;
- solo il 26% sa cosa sono i libretti di risparmio postale;
Motivi
Si avanza l’ipotesi che la scarsa conoscenza in materia finanziaria possa derivare dal fatto che soltanto il 23% dei giovani intervistati ha un conto bancario o postale dove mette i propri risparmi.
Competenze studenti
Il 68% degli intervistati conosce il Bitcoin, ossia la moneta virtuale utilizzata su Internet, sebbene il 16% sostenga che si tratti della moneta in cui viene convertito l’Euro quando si paga online.
L’80% dei ragazzi, infine, sa cos’è la Banca d’Italia.
Educazione finanziaria a scuola
Le scuole in cui si affronta l’educazione finanziaria sono poche, come si evince dalle risposte degli intervistati:
- il 16% dei ragazzi afferma che alcune ore della didattica sono dedicate all’educazione finanziaria;
- il 26% ha svolto qualche rara lezione;
- il 58% non ha mai affrontato l’argomento in classe.