Educazione civica, si parlerà anche di sicurezza sul lavoro: ci saranno anche le testimonianze dirette per sensibilizzare gli studenti. LEGGE approvata

La Camera ha approvato definitivamente la legge che introduce l’insegnamento delle norme di sicurezza sul lavoro all’interno dell’educazione civica.
Un passo per la prevenzione degli infortuni, che punta a formare i giovani cittadini sulla cultura della sicurezza fin dai banchi di scuola. La legge ha ottenuto un ampio consenso, con 157 voti favorevoli, 107 astenuti e nessun contrario. Il provvedimento prevede l’aggiornamento delle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, integrando i principi fondamentali della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Testimonianze dirette per sensibilizzare gli studenti
Un elemento significativo della nuova legge è la possibilità di prevedere testimonianze dirette di vittime di infortuni sul lavoro o di loro familiari. Un’opportunità per rendere l’apprendimento più concreto e sensibilizzare gli studenti sull’importanza del rispetto delle norme di sicurezza, mostrando l’impatto drammatico che gli incidenti possono avere sulla vita delle persone.
Un argomento in più, stesse ore di lezione
Il testo approvato differisce significativamente dalla proposta iniziale: invece di un insegnamento autonomo con 33 ore dedicate, la sicurezza sul lavoro diventa un argomento aggiuntivo all’interno dell’educazione civica, dalle elementari alle superiori, senza stanziamento di fondi aggiuntivi.
L’educazione civica prevede già almeno 33 ore di lezione all’anno, coprendo temi come Costituzione, sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale e legalità. Con la nuova legge, la sicurezza sul lavoro si aggiunge a questi argomenti, senza però un aumento delle ore minime di insegnamento. Tale aspetto è stato criticato dalle opposizioni, che pur condividendo l’importanza del tema, ne temono una trattazione superficiale a causa della limitata disponibilità oraria.
La proposta di legge ha avuto un iter complesso: approvata dalla Camera nel 2024, è passata al Senato che l’ha modificata per risolvere un conflitto di posizionamento con l’educazione finanziaria, anch’essa recentemente introdotta nell’educazione civica. Ciò ha richiesto un terzo esame alla Camera, conclusosi con l’approvazione definitiva.
Grippo (Azione): La proposta di legge è vuota, mancano risorse e personale”
“Azione si astiene da un provvedimento che, dopo il passaggio al Senato, è stato svuotato ed è presentato senza una risorsa, senza personale e ore aggiuntive, nonostante il tema della sicurezza sul lavoro e l’attenzione giovani al diritto del lavoro siano, a nostro avviso, particolarmente rilevanti. Già in precedenza avevamo ritenuto poco convincente un modo di procedere generico che andava in conflitto con l’autonomia scolastica e si rivelava poco funzionale alla formazione completa per i nostri ragazzi. Per occuparsi di sicurezza sul lavoro, sono sufficienti le deleghe del governo per integrare le linee guida sull’educazione civica”. A dichiararlo è la deputata di Azione e vicepresidente della commissione Scuola alla Camera Valentina Grippo, in merito alla proposta di legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica.“Da oltre due anni – prosegue Grippo – avanziamo proposte per stabilizzare gli insegnanti precari, per incrementare il tempo pieno, per rivedere la programmazione di fronte al deserto demografico e alla povertà educativa. Ma in aula si continua a discutere di fittizie materie, non supportate economicamente e senza un adeguato personale utile ad integrare il percorso di studi. Siamo a metà legislatura e ci aspettiamo che si arrivi, finalmente, ad una discussione seria per la formazione dei ragazzi che si trovano agli ultimi posti delle classifiche mondiali per conoscenze e per capacità di cittadinanza attiva”.