Educazione Civica, quale insegnante dovrà occuparsene? Valditara: “33 ore da gestire. Se non ci sono professori di materie giuridico-economiche sarà il collegio docenti a distribuirla”
In un’intervista a IlSussidiario.net, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara torna a parlare di educazione civica e del ruolo centrale dei docenti, sottolineando l’importanza di un’identità nazionale solida e del rispetto per l’autorità degli insegnanti.
Valditara chiarisce che le 33 ore di educazione civica, materia ora centrale nella didattica, dovranno essere distribuite dal collegio docenti, “innervando” l’intero percorso formativo: “Nella parte introduttiva è detto molto chiaramente che ci sono 33 ore da gestire e che a distribuirle, là dove non ci sono docenti di materie giuridico-economiche, deve essere il collegio docenti. Ritengo che proprio in omaggio alla trasversalità che viene affermata, l’educazione civica dovrà poi innervare tutta la didattica”.
Obiettivo: mettere al centro la persona, la solidarietà, il lavoro, la libertà e la responsabilità individuale, senza dimenticare il valore della patria.
“Il concetto di patria si è perso per strada, sostituito da una visione distorta”, afferma il Ministro. “Patria non è nazionalismo, che implica superiorità e conflitto. Patria è un mondo di valori, di radici, fondamentale per costruire un’identità solida, soprattutto per l’integrazione degli studenti stranieri”.
Valditara sottolinea l’importanza di condividere i valori costituzionali, come l’uguaglianza di genere, il pluralismo, la laicità dello Stato e il rispetto per ogni religione. “Chi non condivide questi principi, non conosce il senso della nostra Costituzione”.
Il Ministro si sofferma poi sul tema dell’autorevolezza dei docenti, oggi in crisi. “Dobbiamo tornare a considerarli ‘professionisti della conoscenza’, esaltandone la professionalità e riconoscendone l’autorità, un concetto profondamente democratico che significa ‘far crescere’ gli studenti”.
Per raggiungere questo obiettivo, Valditara elenca le misure già introdotte: il voto in condotta, la protezione legale per i docenti vittime di violenza, la multa fino a 10mila euro per i genitori aggressivi e l’aumento dello stipendio. A queste si aggiungono iniziative di welfare, come l’assicurazione contro gli infortuni, agevolazioni bancarie e sconti sui trasporti.
“Stiamo lavorando per restituire ai docenti il rispetto che meritano”, conclude Valditara, ribadendo l’impegno del governo per una scuola che metta al centro la persona, i suoi valori e la sua crescita, con insegnanti autorevoli e rispettati.
Educazione civica, a settembre le nuove Linee Guida: cultura del rispetto, identità italiana, pari opportunità, legalità e contrasto alla criminalità. Cosa è previsto
Centralità della persona e cultura del rispetto
Le Linee Guida pongono al centro la persona umana come soggetto fondamentale della Storia, sottolineando l’importanza della valorizzazione dei talenti di ogni studente e della cultura del rispetto verso ogni essere umano. Da qui discendono i valori costituzionali di solidarietà e libertà, il concetto di democrazia legato alla sovranità popolare e il primato dell’essere umano su ogni ideologia.
Identità italiana, europea e cultura della Patria
Si promuove la formazione di una comune identità italiana come parte integrante della civiltà europea e occidentale. Si evidenzia il legame tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale, definita come Patria, concetto espressamente richiamato dalla Costituzione. Si mira a favorire l’integrazione degli studenti stranieri e a valorizzare i territori e le culture locali.
Cultura dei doveri e responsabilità individuale
Accanto ai diritti, le Linee Guida sottolineano l’importanza dei doveri verso la collettività, definiti dall’articolo 2 della Costituzione come “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Si evidenzia la necessità di insegnare il rispetto delle regole per favorire la convivenza civile e il primato del diritto sull’arbitrio, con un focus sulla responsabilità individuale.
Promozione della cultura d’impresa
Per la prima volta, si valorizza la cultura d’impresa come espressione di autodeterminazione e strumento per affrontare le sfide sociali. Si promuovono l’iniziativa economica privata e la proprietà privata, definita dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea come elemento essenziale della libertà individuale.
Oltre ai punti già evidenziati, le nuove Linee Guida pongono l’accento anche su una serie di altri temi cruciali per la formazione dei cittadini di domani:
Legalità e contrasto alla criminalità
Si rafforza l’impegno nella lotta a tutte le forme di illegalità, con un focus specifico sull’educazione al contrasto delle mafie e della criminalità organizzata. L’obiettivo è promuovere, fin dalla giovane età, comportamenti virtuosi e rispettosi della legge.
Sviluppo sostenibile e tutela del patrimonio
Le Linee Guida sottolineano l’importanza di una crescita economica compatibile con la tutela dell’ambiente e il miglioramento della qualità della vita. Si promuove inoltre il rispetto dei beni pubblici, dal decoro urbano alla salvaguardia del patrimonio culturale e artistico italiano.
Salute, benessere e stili di vita responsabili
Grande attenzione è dedicata alla promozione della salute e di corretti stili di vita, con particolare riguardo all’educazione alimentare, all’attività fisica e al benessere psicofisico. Si ribadisce l’importanza del contrasto alle dipendenze da droghe, fumo, alcol e doping, estendendo l’attenzione anche all’uso patologico del web, del gaming e del gioco d’azzardo.
Sicurezza stradale e rispetto delle regole
Si promuove l’educazione stradale come strumento per diffondere la cultura del rispetto del codice della strada, a tutela della sicurezza propria e altrui.
Pari opportunità e cultura del rispetto
Le Linee Guida ribadiscono l’importanza di una cultura del rispetto verso le donne e la lotta ad ogni forma di discriminazione di genere, promuovendo la parità di opportunità in ogni ambito.
Educazione finanziaria e previdenziale
Si introduce l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale come strumento per fornire ai giovani gli strumenti per una gestione consapevole del proprio patrimonio e delle proprie risorse.
Cultura del lavoro e cittadinanza attiva
Si valorizza la cultura del lavoro fin dal primo ciclo di istruzione, presentandolo come elemento fondante della società e strumento di realizzazione personale.
Uso responsabile del digitale
Le Linee Guida dedicano ampio spazio all’educazione all’uso etico e responsabile del digitale e dei dispositivi elettronici, sottolineando l’importanza di un utilizzo consapevole e critico delle tecnologie. A tal proposito, si conferma il divieto di utilizzo dello smartphone dalla Scuola dell’infanzia fino alla Scuola secondaria di primo grado, anche a fini didattici.