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Educazione civica, “Costituzione come … libertà di stampa e di parola”. Ne parliamo con Giovanni Floris in due video da usare come materiale didattico

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“Costituzione come… libertà di stampa e di parola ”: Eleonora Fortunato ed Elisabetta Tonni intervistano Giovanni Floris sull’Art. 21 della nostra Carta dei Diritti. “Costituzione come…” è un format che Orizzontescuola mette gratuitamente a disposizione di docenti e studenti a supporto dei loro percorsi di Educazione civica, per stimolare dibattiti, attività di ricerca, laboratori e per promuovere un’alleanza interessante tra didattica e giornalismo (per visionare le altre uscite clicca qui)

Costituzione come… libertà di stampa e di parola, con Giovanni Floris

Un tempo i giornalisti erano i guardiani dell’informazione (‘gatekeeper’ amano dire gli inglesi): spettava a loro aprire o chiudere i rubinetti delle notizie. Sembra perciò paradossale che si possa parlare di disinformazione oggi che il loro flusso è continuo e quasi ne veniamo sommersi. Di chi è la responsabilità? Dei giornalisti che non sanno fare il loro mestiere o dei lettori che non sono in grado di filtrare bene le fonti?

In una fase difficile come quella che stiamo vivendo, in cui se da un lato il bisogno di notizie si accentua, dall’altro è sempre più tangibile un calo di fiducia verso i media, ci è sembrato perciò necessario declinare la nostra Costituzione anche come diritto a un’informazione obiettiva, tra le espressioni più alte della libertà pensiero e strumento di partecipazione democratica alla vita civile.

Con Giovanni Floris, volto noto del giornalismo televisivo con trasmissioni di successo come ‘Ballarò’ e ‘diMartedì’ e scrittore attento al mondo della scuola (“Ultimo banco. Perché insegnanti e studenti possono salvare l’Italia”, Solferino 2018), ci siamo soffermati proprio sul cambiamento che negli ultimi decenni ha investito la ‘fabbrica delle notizie’, determinando sì una certa confusione di ruoli e di criteri, ma fornendo al pubblico strumenti e linguaggi di decodifica delle news un tempo impensabili. Inevitabile partire dall’Articolo 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure […]”.

Nel dialogo a distanza con la nostra vox populi, il giornalista ci ha aiutati a focalizzare il confine a volte incerto tra libertà di espressione e libertà di stampa, soffermandosi sui doveri del buon cronista, sul fondamentale apporto della stampa alla ricerca della verità e sul ruolo della scuola nella promozione dello spirito critico dei giovani. In definitiva, un richiamo forte all’etica giornalistica e alla dignità della professione.

Consigli per la fruizione dei video e qualche spunto di lavoro in classe: abbiamo immaginato un format particolarmente adatto alla Didattica a Distanza, che possa essere integrato all’interno delle unità didattiche magari arricchito da attività collaterali originali, da pensare anche insieme ai ragazzi (nei video, per esempio, si accenna al giornalismo d’inchiesta e ai pericoli a cui esso espone: perché non approfondire le figure di Walter Tobagi, Giancarlo Siani, Ilaria Alpi, Anna Politkovskaja, Daphne Caruana Galizia…?).

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