Educazione civica, chi la insegnerà e come si attribuirà il voto

La legge, che introduce l’educazione civica come materia con voto autonomo, è stata pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo come si attribuisce il voto e a chi spetta farlo.
Educazione civica nella scuola primaria e secondaria
L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado.
L’insegnamento va previsto nel curricolo di Istituto per un numero di ore annue non inferiore a 33 (ossia 1 ora a settimana), da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti, senza dunque nessun incremento.
La legge prevede che, per il raggiungimento delle 33 ore annue, è possibile utilizzare la quota di autonomia utile per modificare il curricolo.
Educazione civica: chi la insegnerà
Nelle scuole del primo ciclo, ossia nelle scuole primarie e secondarie di I grado, l’insegnamento è affidato, in contitolarità, a docenti dell’organico dell’autonomia delle stesse istituzioni scolastiche.
Nelle scuole secondarie di secondo grado l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia.
Educazione civica: attribuzione voto
Per ciascuna classe, inoltre, tra i docenti cui è affidato il “nuovo” insegnamento, è individuato un coordinatore.
Il coordinato ha, tra gli altri, il compito di formulare la proposta di voto in decimi, acquisendo elementi conoscitivi dagli altri docenti interessati dall’insegnamento.
L’attribuzione del voto, in ciascun consiglio di classe, scaturirà dalla proposta del coordinatore.
Cosa prevede la legge
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