Educazione alle relazioni, il cardinale: “Si inizi alle elementari. Ma non sia insegnamento limitato al solo preservativo. Anche la Chiesa deve fare la sua parte”

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“Anche la Chiesa deve e può fare di più contro la violenza di genere. Investendo, per esempio, sull’educazione affettiva e sessuale che ritengo importante insegnare anche nelle scuole”.

Lo dice il cardinale Paolo Lojudice, in un’intervista a Il Quotidiano Nazionale.

Il cardinale dunque, si dice favorevole all’educazione alle relazioni: “inizierei dalla terza o quarta elementare. L’importante che questo insegnamento non sia svolto in maniera strumentale, non sia limitato al solo preservativo. Purtroppo nelle famiglie non si parla abbastanza di questi temi. Anche nella Chiesa siamo passati dal considerare come peccati solo quelli contro il sesto comandamento al silenzio più assoluto. Forse è giunto il momento di trattare di affettività e sessualità anche nelle parrocchie, in maniera serena“.

Sulla violenza contro le donne dice: “Non sono in grado di fare statistiche. Di certo viviamo in un contesto culturale che non favorisce i valori autentici del rispetto, della diversità, dell’accoglienza dell’altro. Si è spinti piuttosto a seguire sempre l’istinto, col rischio di non riuscire ad acquisire un pieno dominio di sé“.

Sul patriarcato, infine: “Ci sono ancora sacche di patriarcato, ma, complice anche l’emancipazione femminile, si stanno restringendo. Detto ciò, penso che questi atti di violenza di genere siano soprattutto imputabili ad una diffusa incapacità nei maschi di accettare il fallimento e il rifiuto. C’è molto da lavorare e non è facile: chi esercita violenza in qualche modo prima l’ha subita“.

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