Educazione al rispetto e alla parità di genere, Giannelli (ANP): “Bene Valditara, ma anche le famiglie devono essere più responsabilizzate”

A partire da quest’anno, i temi del rispetto e della parità di genere saranno protagonisti nelle classi italiane. Una mossa voluta dal Ministro all’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per contrastare la crescente ondata di violenza tra i giovani, evidenziata dagli orrori recenti di Palermo e Caivano.
Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, in un’intervista a Il Messaggero, sottolinea l’importanza di affrontare queste tematiche, specialmente alla luce degli allarmanti episodi di violenza tra i giovanissimi. Tuttavia, ogni scuola avrà la libertà di decidere come trattare il tema, considerando le specificità e le esigenze dei propri territori.
La meta da raggiungere? Garantire che i giovani siano esposti ai valori cardine della società, in cui non vi è spazio per comportamenti negativi. “L’obiettivo è far sì che i ragazzi diventino il terreno fertile dei valori fondanti della società, dove i disvalori non possono attecchire,” afferma Giannelli.
Ma quale sarà l’approccio pratico in classe? Si parla di lavori di gruppo, discussione su fatti di cronaca e collaborazione con specialisti esterni. Inoltre, la letteratura potrebbe fungere da ponte tra le lezioni e le tematiche attuali. Autori come Pier Paolo Pasolini, con i suoi testi profondi e provocatori, potrebbero fornire un’ottima base di partenza per le discussioni in classe.
Inoltre, la lettura dei quotidiani sarà incoraggiata, poiché può fungere da catalizzatore per dibattiti e analisi approfondite. Questa pratica, che già trova spazio in molte classi, sarà ulteriormente potenziata.
La responsabilità, tuttavia, non ricade solo sulla scuola. Le famiglie sono chiamate a giocare un ruolo cruciale nel monitorare e guidare i propri figli, soprattutto nell’era digitale, dove gli stimoli esterni sono costanti e spesso dannosi.