“Educazione affettiva e sessuale” e l’uguaglianza sostanziale dei diritti: un ‘Uda per la secondaria
Il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (IDAHOTB). Gli stati, anche l’Italia, hanno cercato di impegnarsi, ancor di più, per affermare i diritti umani e le libertà fondamentali di tutte le persone, comprese gli esseri umani, a prescindere dalle scelte personali.
A dire il vero, abbiamo incontrato sfide e battute d’arresto nel nostro percorso verso l’inclusione e il nostro lavoro non è ancora completo. Nella Circolare 1211 del 5 maggio 2022, il ministero dell’Istruzione sottolinea come “Il Ministero dell’Istruzione è da anni impegnato a favorire e costruire una scuola aperta e inclusiva, che valorizzi le singole individualità e educhi alla cultura del rispetto per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione in adesione ai principi e ai diritti fondamentali sanciti a livello internazionale dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, e in più articoli dal Trattato sull’Unione europea”.
La difesa dei diritti umani
In questa Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, l’Italia ribadisce il suo forte impegno per la depenalizzazione universale dell’omosessualità e per la difesa dei diritti delle persone LGBTI+ che troppo spesso sono vittime di discriminazioni, molestie, violenze, arresti arbitrari e persino omicidi. Questo è un giorno per rendere omaggio a tutti coloro che stanno lavorando per i diritti delle persone LGBTI+ in circostanze difficili, a volte rischiando la propria libertà o la propria vita per farlo. L’Italia sta con loro con tutto il cuore. Sono stati compiuti progressi significativi: 124 nazioni non criminalizzano, o non criminalizzano più, le relazioni omosessuali. Ma molto resta da fare in un momento in cui i diritti delle persone LGBTI+ si stanno deteriorando in alcuni paesi, inclusa l’Europa, e in quasi 70 paesi in cui l’omosessualità e/o l’identità transgender sono ancora criminalizzate. Undici paesi addirittura prescrivono la pena di morte. In conformità con il suo piano nazionale per promuovere la parità di diritti e combattere l’odio e la discriminazione contro l’LGBTI+, l’Italia continuerà a sostenere gli sforzi della società civile negli organismi multilaterali. Orgoglio, dignità e diritti fondamentali appartengono a tutti noi. Questa lotta fa parte della stessa lotta per i diritti umani universali e deve essere la nostra lotta condivisa.
La Costituzione Italiana
La Costituzione italiana, all’art. 3 – ricorda la Circolare Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico – sancisce: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…). Porre fine all’odio e alla violenza contro le persone LGBTQI+ richiede un’azione collaborativa da parte di tutti noi. Anche l’Italia, come dimostra l’attenzione particolare del ministero dell’Istruzione, sta facendo la sua parte.
Sforzi in diverse aree chiave
Gli Stati Europei stanno dando la priorità agli sforzi in diverse aree chiave: combattere la criminalizzazione dello status o della condotta LGBTQI; proteggere i rifugiati LGBTQI e i richiedenti asilo vulnerabili; fornire finanziamenti per proteggere i diritti umani e promuovere la non discriminazione; rispondere alle violazioni dei diritti umani delle persone LGBTQI; e costruire coalizioni e coinvolgere le organizzazioni internazionali nella lotta contro la discriminazione LGBTQI. Lavorando insieme, possiamo creare un mondo che rispetti e celebri la dignità di tutti gli individui. È in collaborazione che raggiungeremo il nostro obiettivo di una società inclusiva e rispettosa dei diritti in cui nessuno vive nella paura a causa di chi è o di chi ama.
La Dichiarazione universale dei diritti umani
La Dichiarazione universale dei diritti umani afferma che tutti hanno diritto ai diritti umani e alle libertà fondamentali. Celebrando i contributi di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali in tutto il mondo, gli Stati Uniti riaffermano questo valore condiviso: tutti meritano di vivere dignitosamente.
Concentrare “l’attenzione sulla violenza e la discriminazione subite
Osservata per la prima volta nel 2004, la giornata è stata progettata – si legge nel preambolo alla decisione – per concentrare “l’attenzione sulla violenza e la discriminazione subite da lesbiche, gay, bisessuali, transgender, persone intersessuali e tutte le altre persone con diversi orientamenti sessuali, genere, identità o espressioni e caratteristiche sessuali”. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha rilasciato una dichiarazione a sostegno del 17 maggio, osservando che l’osservazione di quest’anno arriva “in un momento di grande sfida”.
La Chiesa e la dignità umana
Nel 2020, la Conferenza episcopale italiana ha evidenziato che “le discriminazioni, comprese quelle basate sull’orientamento sessuale, costituiscono una violazione della dignità umana”. Dignità che, ribadisce sempre la CEI; “deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni”.
Il presidente Sergio Mattarella
Compito delle scuole tutte è quello di indirizzare l’impegno formativo, ma anche quello educativo, finalizzato ad una sostanziale inclusione e alla responsabile e visibile socializzazione di tutte le specificità. Scrive il Professore Sergio Mattarella “una seria prevenzione, che contribuisca a scongiurare e contrastare ogni offesa alla persona” come raccomanda la Cei. Anche il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso anno aveva sottolineato quanto l’omofobia, la transfobia e la bifobia “costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana”.
Il COVID 19 e la maggiore vulnerabilità delle persone LGBTI
“Tra i molti gravi impatti della pandemia di COVID-19 c’è la maggiore vulnerabilità delle persone LGBTI”, ha affermato Antonio Guterres. “Già affrontando pregiudizi, attacchi e omicidi semplicemente per quello che sono o per chi amano, molte persone LGBTI stanno subendo un accresciuto stigma a causa del virus, così come nuovi ostacoli quando cercano assistenza sanitaria”. Il capo delle Nazioni Unite ha esortato le persone a “rimanere unite contro la discriminazione e per il diritto di tutti a vivere liberi ed eguali in dignità e diritti”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità del 1990
La data del 17 maggio è stata scelta per la celebrazione mondiale delle diversità sessuali e di genere per commemorare la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 1990 di declassificare l’omosessualità da disturbo mentale.
Il ministero: “…creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni…”
La circolare de ministero recita “Tutto ciò premesso, in occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale – giornata indetta peraltro con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07 – i docenti e le scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali sopra citati. Per l’alto valore dell’iniziativa, si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche”.
L’UdA per la secondaria di primo grado “Educazione affettiva e sessuale”
Il progetto di un’unità di apprendimento riferita alla scuola secondaria di secondo grado denominato “Educazione affettiva e sessuale” – realizzato dai doceti, validissimi, dell’Istituto Comprensivo Istituto Comprensivo Statale “Ermanno Olmi” di Via Maffucci, a Milano – è destinato alle classi terze e coinvolge le discipline di italiano, scienze, matematica. I professori M. Bocciarelli, F. Ceccato prevedono così che i ragazzi, alla fine del percorso, “possano esprimere domande; affrontare problematiche connesse alla sfera sessuale; essere messi a conoscenza delle opportunità preventive e dei servizi rivolti ai giovani”. Un’UdA di grande attualità e importanza.