Educare nell’era digitale: le nuove sfide per genitori, aziende e istituzioni

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L’ incontro del Family Online Safety Institute (FOSI) a Parigi ha messo in luce una verità fondamentale: la protezione dei giovani online è una responsabilità che coinvolge l’intera società.

Il “dialogo transatlantico” ha riunito giganti della tecnologia, esperti e politici per affrontare le sfide che il digitale pone alle famiglie moderne.

Come segnala Avvenire, durante la conferenza, è emersa con forza l’importanza di ridare fiducia ai genitori nel loro ruolo educativo. Gli esperti consigliano di stabilire regole chiare sull’uso dei dispositivi e dei social media, ma sottolineano anche la necessità di mantenere un dialogo aperto e costante con i figli sulla loro vita digitale. Tale approccio risponde a un bisogno reale: una ricerca di Microsoft ha rivelato che la stragrande maggioranza dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni desidera una guida adulta nel navigare il mondo online.

Le aziende tecnologiche stanno cercando di fare la loro parte. TikTok, ad esempio, ha istituito un consiglio giovanile per ricevere feedback diretti dagli utenti più giovani. Sul fronte delle soluzioni tecniche, stanno emergendo nuove proposte come Amazon Kids e k-ID, che mirano a creare ambienti online sicuri “by design”, superando i limiti dei tradizionali sistemi di controllo parentale.

Il quadro normativo sta evolvendo, con l’Europa in prima linea grazie al Digital Services Act. Tuttavia, resta la sfida di creare un panorama regolatorio coerente a livello globale. La testimonianza di Arturo Bejar, ex dirigente di Facebook, ha inoltre evidenziato come alcune piattaforme non abbiano ancora dato sufficiente priorità alla sicurezza dei minori, nonostante le proposte interne.

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