Educare alle relazioni, Concia: “A destra non sopportavano una femminista lesbica, a sinistra non gradivano il mio dialogo senza pregiudizi”

La recente decisione del Ministro Valditara di non procedere con l’incarico conferito a Paola Concia, suor Anna Monia Alfieri e Paola Zerman, per il progetto ‘Educare alle relazioni’ ha sollevato un’ondata di discussioni e polemiche.
A La Repubblica, è la stessa Concia a esprimere il suo disappunto per il ritiro della sua nomina a un progetto di educazione alle relazioni, decisione presa dal ministro Valditara. Concia ha condiviso i dettagli della sua esperienza, evidenziando le dinamiche politiche e sociali sottostanti.
Concia, attualmente residente a Francoforte con la moglie Ricarda, ha rivelato che il ministro Valditara, con cui aveva un rapporto di stima, le ha comunicato personalmente la decisione. Secondo Concia, la sua identità come donna lesbica e femminista ha suscitato resistenza da parte di alcuni settori politici, specialmente a destra. Tuttavia, ha anche accennato a una certa reticenza da parte della sinistra a causa del suo approccio al dialogo e alla costruzione di ponti, piuttosto che di muri.
Concia ha specificato che il ministro Valditara abbia subito pressioni significative da destra, portandolo a ritirare la sua nomina. Il progetto di educazione alle relazioni era nato dalla collaborazione di Concia con il ministero dell’Istruzione e del Merito, grazie all’evento Didacta Italia, un’iniziativa significativa per la formazione degli insegnanti. Concia ha espresso sorpresa e delusione per l’esito del progetto, considerando il suo impegno sincero nel dare un contributo positivo al Paese. Concia ha menzionato le reazioni delle altre persone coinvolte nel progetto, come Zerman e suor Alfieri, anch’esse sorprese dalla decisione.
La situazione ha sollevato questioni più ampie sulla politica e sulla società, soprattutto in merito al trattamento delle questioni legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Concia ha rilevato una divisione all’interno della destra, come dimostrato dall’invito ricevuto da Ignazio La Russa, e ha espresso il desiderio di un dibattito più serio e rispettoso su questi temi.