Ed. civica a scuola, pedagogista: contribuirà a formare cittadini responsabili, consapevoli e sociali

Massimo Luciano Sidoti, pedagogista, Presidente ANPE Regione Sicilia – Capaci di rispettare le regole e di promuovere i principi della legalità. Valori da non perdere per rendere l’uomo cittadino attivo, che dia sostenibilità all’ambiente e ci porti al benessere della persona.
Nell’ambito dell’insegnamento scolastico l’educazione civica promuove l’educazione stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva. Tutte queste azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura.
Tra i valori che i discenti dovranno acquisire inseriamo anche l’educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni e la formazione di base in materia di protezione civile.
Nell’ambito dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica sono altresì promosse l’educazione stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza
attiva. Gli alunni devono saper:
Imparare ad imparare
– Conoscenza di sé (limiti, capacità..)
– Uso di strumenti informativi.
– Acquisizione di un metodo di studio e di lavoro
Saper progettare
– Il sapere inteso come padronanza culturale.
– Il saper fare inteso come padronanza del senso civico.
– Il saper stare con gli altri inteso come la capacità di controllo degli atteggiamenti
– Il saper essere inteso come la capacità di essere educato alla diversità capacità di controllo degli atteggiamenti
– Il saper essere inteso come la capacità di essere educato alla diversità
Ma gli elementi chiave che caratterizzano a scuola l’educazione civica sono:
– Rafforzare l’identità personale
– Sentirsi parte della comunità;
– Conoscenza del territorio.
La scuola che educa al senso civico assume il cambiamento nel suo straordinario valore educativo; la scuola ha una storia, un presente e un futuro. Va incoraggiato il bisogno di trasmettere il senso civico al discente, ad essere attori del cambiamento, ma anche a guardare al passato, ai cambiamenti che già ci sono stati nel tempo. Per questo occorre più senso civico tra le persone e i giovani sul futuro e sul passato.
La scuola che educa l’alunno a rendere vivibile il proprio territorio, con le sue strade, con le sue piazze, con la sua segnaletica, con i suoi interventi di moderazione del traffico, con i suoi parchi, con le sue scelte urbanistiche.
La scuola educa alla diversità, perché è un luogo dove è possibile vedere cose differenti, modi di vivere, atteggiamenti, architetture, quartieri, fiumi, ponti, strade, portici, case alte, case basse, case nuove e vecchie, in modo non riducibile ad un’unica immagine.
Essere cittadini responsabili in sintesi è il rapporto, che credo fondamentale, tra la costruzione del senso civico, informata, critica, consapevole, in una parola partecipe, attraverso i percorsi e processi
di educazione e formazione.
L’educazione come “educazione civica”, cioè educazione alla cittadinanza, educazione in un senso ampio e alto. L’educazione non coincide con la sapienza, cioè con il semplice possesso di nozioni e informazioni, ma si identifica piuttosto con la capacità di usare le informazioni in modo da costruire una lettura critica della realtà, e quindi poter partecipare attivamente alla vita sociale della propria comunità.
Il senso civico è strettamente legato “all’identità” del cittadino, che è parte costitutiva di ogni uomo e di ogni popolo. L’identità è una realtà viva che è in continuo cambiamento, che si articola ad una storia che ci precede. Dal punto di vista sociale la ricerca di identità muta perché non riesce mai a
raggiungere un traguardo, poiché si mescola con le ambizioni della comunità che mira a realizzare.
Una identità viva, infatti, non è mai compiuta: è sempre in costruzione. Solo il futuro svelerà definitivamente la nostra identità”. Possiamo in sintesi affermare che il senso civico è la base della nostra soggettività, cioè un esperienza educativa che viene vissuta ed interiorizzata in primis a
scuola ed infine costruita dall’esperienza di vita. L’identità è fornita da una comunità culturale, e diventa parte costitutiva della cittadinanza, perché il sistema giuridico di diritti e doveri ha bisogno di radicarsi sugli individui, per diventare condivisione di obiettivi ,di valori comuni di riferimento,
che guidino il convergere, fondino un’etica comune, facciano della diversità un valore.