Ecco il primo giornale con redattori studenti under 18: nasce Terza Pagina

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Dal 24 maggio è online “Terza Pagina”, prima testata in Italia realizzata da una redazione di under 18. Nato sulla scia di un’attività didattica realizzata al Liceo “M.G.Vida” di Cremona, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Cittanova, si occupa di tematiche legate al mondo giovanile, di arte, storia, letteratura e non solo.

La redazione è formata da venti collaboratori – scelti attraverso delle vere e proprie selezioni tra gli studenti del liceo – la cui età media è di 17 anni e mezzo. I ragazzi avranno la possibilità di intraprendere il percorso per diventare giornalisti pubblicisti. “Si tratta di un percorso di formazione professionalizzante.

A Tgcom 24 interviene il direttore responsabile Patrizio Pavesi, docente al Liceo “M.G.Vida” e giornalista professionista con una lunga esperienza tra testate locali e nazionali: “L’idea è nata sul finire dello scorso anno scolastico. Ogni venerdì, io e le terze liceo dedicavamo due ore a un’attività giornalistica. Successivamente, abbiamo provato ad aprire un blog, un po’ per gioco, che raccoglieva articoli dedicati ad argomenti perlopiù scolastici. Poi è arrivato il Covid. Tuttavia, durante la Dad, i ragazzi non hanno smesso di scrivere. Inoltre, abbiamo invitato tutti gli studenti della scuola a partecipare all’iniziativa. Sono arrivati circa 40 articoli in due giorni e, quindi, abbiamo capito che la voglia di scrivere, di confrontarsi, di aprirsi c’era. Così, ho proposto al rettore di registrare la testata. Gli ho detto: “Per aprire un giornale, serve un giornalista pubblicista o professionista, e ce l’hai. Mettiamo insieme una redazione e proviamoci”. L’idea è piaciuta molto, ci siamo informati sugli aspetti burocratici, abbiamo fatto richiesta al tribunale e il 7 maggio è nato il nuovo giornale”.

E sugli obiettivi afferma: “Un obiettivo è quello di portare i ragazzi, o almeno qualcuno di loro, all’ottenimento del tesserino da pubblicista. Lo scopo principale è, però, insegnare loro qualcosa e soprattutto farli confrontare con il mondo dei “grandi”. Mettere sul tavolo degli argomenti che magari da soli non affronterebbero mai, dei quali sentono parlare lontanamente ma che poi lasciano lì perché non interessati. Confrontarsi col mondo adulto, nel senso di confrontarsi con temi adulti ma anche con persone adulte, quindi alzare il telefono, chiamare un esperto di una tal materia per un tale argomento. Insomma fare i giornalisti, che però fatto da un ragazzo di 16-17-18 anni è una prova. Non accontentarsi di cercare le notizie su Internet, ma leggere e, appunto, interfacciarsi con le fonti. Un confronto con il mondo che sia fuori dai social, che sia fuori da Internet”.

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