Ecco cosa ho fatto per abilitarmi. E adesso il TAR ammette al concorso anche i laureati. Lettera
Sono una professoressa, Mi sono abilitata tramite un selettivo impegnativo (e molto costoso) TFA nel luglio 2015 che ha selezionato, per la mia classe di concorso, Scienze degli alimenti, solo 29 docenti in tutta la Puglia, idonei compresi. Ho passato l'anno precedente l'inizio dei corsi del TFA "allegramente" sui libri per superare le tre prove selettive.
Sono una professoressa, Mi sono abilitata tramite un selettivo impegnativo (e molto costoso) TFA nel luglio 2015 che ha selezionato, per la mia classe di concorso, Scienze degli alimenti, solo 29 docenti in tutta la Puglia, idonei compresi. Ho passato l'anno precedente l'inizio dei corsi del TFA "allegramente" sui libri per superare le tre prove selettive.
Ho dovuto pendolare da Foggia a Bari per poter seguire i corsi e ho dovuto praticamente ignorare marito e figlio di un anno e mezzo per un lungo periodo (per me interminabile), perché uscivo di casa alle 7:30 per il tirocino a scuola, poi da lì, a piedi o con i mezzi pubblici, arrivavo alla stazione in circa mezz'ora per prendere il treno per Bari, dove, una volta giunta a destinazione, dopo circa 30 min a piedi raggiungevo la sede dei corsi che terminavano alle 19:00 e poi di nuovo passeggiatina a piedi di 30 min per la stazione di Bari e treno per Foggia. Riuscivo a varcare la soglia di casa solo alle 21:20. I corsi sono stati intensissimi e con frequenza obbligatoria, tanto che alcuni seguivano le lezioni nonostante avessero la febbre a 38 o il figlio di 2 anni ricoverato in ospedale. Anche una mia collega in stato di gravidanza ha affrontato i miei stessi ritmi, terminando finalmente stremata il corso alla fine del settimo mese.
Naturalmente oltre a tutti questi spostamenti e disagi dovevamo pur studiare (nel mio caso pranzavo e studiavo in treno, studiavo la mattina prima di scendere di casa e la domenica, visto che anche il sabato era impegnato tra tirocinio a scuola la mattina e videoconferenza a casa tutto il pomeriggio), perché dovevamo sostenere diversi esami e produrre una tesi finale da discutere a fine corso.
Ora, tralasciando il fatto che mi ritrovo ancora una volta obbligata a studiare,
perché il TFA non mi ha garantito nemmeno l'accesso in GaE, il TAR Lazio, il 30
marzo 2016, ha aperto le porte del concorso ai non abilitati.
Se al concorso potranno partecipare anche i non abilitati, a cosa mi è servito conseguire l'abilitazione TFA? A cosa è servito lo spreco di soldi e di energie che ho dovuto affrontare?
Luana Sacco