E se la campanella del nuovo anno scolastico suonasse a ottobre? Le associazioni turistiche insistono: “Ecco i dati che supportano la nostra tesi”

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E se la campanella del nuovo anno scolastico suonasse a ottobre? È la proposta, tanto provocativa quanto interessante, lanciata da Fenailp Turismo, l’associazione che rappresenta le imprese del settore turistico.

L’obiettivo? Allungare la stagione turistica in Italia, favorendo una destagionalizzazione che potrebbe dare una boccata d’ossigeno all’economia del settore.

“Settembre, con il suo clima mite, è un mese ideale per molte attività turistiche”, spiega Marco Sansiviero, Presidente Nazionale di Fenailp Turismo. “Tuttavia, l’apertura delle scuole a inizio settembre causa una brusca frenata della domanda interna”.

Posticipare l’inizio delle lezioni di almeno due settimane, secondo Fenailp Turismo, permetterebbe a milioni di famiglie di prolungare le vacanze, aumentando le presenze turistiche in un periodo tradizionalmente considerato di bassa stagione.

I dati sembrano supportare questa tesi. Nel 2024, il turismo italiano ha registrato una flessione del 2,9% delle presenze interne, con cali significativi nelle località balneari (-4,1%) e termali (-5,3%). Un trend che potrebbe essere invertito proprio grazie ad un allungamento della stagione estiva.

Ma i benefici non si fermerebbero al solo settore turistico. Un inizio scolastico posticipato, infatti, permetterebbe a studenti, docenti e personale scolastico di evitare le temperature torride di inizio settembre, soprattutto al Sud.

“Molti edifici scolastici non sono adeguatamente climatizzati”, sottolinea Sansiviero, “iniziare le lezioni in un periodo più fresco garantirebbe un ambiente più salubre e favorevole all’apprendimento”.

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