E la scuola paritaria, in La buona Scuola, dovè?
Ufficio stampa CdO Opere Educative – Il documento “La buona scuola”, presentato nei giorni scorsi dal Governo, è un testo molto articolato che dovrà essere studiato approfonditamente. Ad una prima lettura, CdO Opere Educative ne riconosce il valore positivo innanzitutto per l’intento di collocare la scuola al centro dell’attenzione del Paese, quale investimento altamente produttivo per il bene comune e non semplice costo.
Ufficio stampa CdO Opere Educative – Il documento “La buona scuola”, presentato nei giorni scorsi dal Governo, è un testo molto articolato che dovrà essere studiato approfonditamente. Ad una prima lettura, CdO Opere Educative ne riconosce il valore positivo innanzitutto per l’intento di collocare la scuola al centro dell’attenzione del Paese, quale investimento altamente produttivo per il bene comune e non semplice costo.
Allo stesso modo, appaiono positive le intenzioni di ampliare gli spazi dell’autonomia, armonizzare il sapere con il saper fare, promuovere il merito e lo sviluppo di un sistema efficace di valutazione delle scuole.
Tutte queste cose, occorre ricordarlo, trovano la loro ragion d’essere nello scopo della scuola stessa, che non è quello di garantire occupazione e nemmeno la formazione di un cittadino funzionale alla produttività del sistema economico, quanto il bene dell’alunno, cioè –come scritto in apertura del documento- “che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il pensiero critico. Che stimoli la loro creatività e li incoraggi a fare cose con le proprie mani nell’era digitale”.
E, questo, in collaborazione con la famiglia, che ha la principale titolarità nell’educazione dei figli e il diritto ad una piena libertà di scelta.
Colpisce, a questo riguardo, l’assoluta dimenticanza della scuola paritaria (frequentata da oltre un milione di studenti pari all’11,5% della popolazione scolastica totale), che rischia di allontanare l’Italia sempre di più dagli altri paesi europei, ormai tutti caratterizzati da un sistema “plurale” e favorevoli alla libertà di scelta educativa.
In vista dell’ampia consultazione che prenderà il via a partire dal 15 settembre p.v. , CdO Opere Educative auspica la più ampia partecipazione possibile. In particolare, invita i gestori, i docenti, le famiglie e gli studenti delle scuole paritarie a far sentire la propria voce. E’ una grande occasione per testimoniare la convenienza di un sistema scolastico realmente integrato, moderno ed europeo, effettivamente ispirato – come a parole afferma il documento- ai principi dell’autonomia e della sussidiarietà.